POLITICA
Attacco nel nord-est del paese
Nigeria, strage di studenti. Guerriglieri massacrano 59 collegiali
Il gruppo islamista Boko Haram ha ucciso ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, per colpire un "simbolo della cultura occidentale"
La banda di assassini ha attaccato in piena notte, ha lanciato bombe a mano, sparato raffiche a ripetizione contro i giovani che tentavano di fuggire, finito i feriti con i machete e a coltellate. Poi ha dato alle fiamme l'edificio e si sono dileguati nel buio trafitto dalle urla dei sopravvissuti. Sono 59 i giovani ammazzati, quasi tutti maschi, decine i feriti, alcuni dei quali sono stati mutilati. Le ambulanze hanno continuato a fare la spola tra il collegio-scuola e gli ospedali di Damaturu e Buni Yadi per tutta la notte, all'alba i soccorritori stavano ancora cercando eventuali feriti sopravvissuti all'incendio.
"Nell'obitorio abbiamo 59 cadaveri", ha detto nel primo pomeriggio un responsabile dell'ospedale di Damaturu, capoluogo dello stato di Yobe teatro dell'eccidio. Fuori, a decine, i familiari degli iscritti alla scuola presa d'assalto premevano per entrare e cercare traccia dei loro figli. Per riprendere il controllo della situazione é stato costretto a intervenire l'esercito, che é riuscito a riportare la calma, fortunatamente senza ulteriore spargimento di sangue. Dall'inizio dell'insurrezione, nel 2009, contro il governo del presidente Goodluck Jonathan (cristiano, originario della Nigeria meridionale), i Boko Haram hanno già compiuto eccidi di questo genere in numerose scuole del Paese. Tra l'altro Boko Haram significa proprio "l'educazione occidentale é proibita" ed é questo uno degli slogan più urlati per costringere la popolazione a sottostare alla legge islamica (la Sharia).
L'anno scorso, in settembre, almeno 40 studenti erano stati massacrati in un collegio-scuola di agraria nella città di Gujba, sempre nello Stato di Yobe, dopo che in precedenza più volte avevano sparato contro le finestre dei dormitori. Intimidazioni poi sfociate nella strage. Yobe é uno degli Stati della Nigeria settentrionale maggiormente colpiti dalla "guerra santa" dei Boko Haram che hanno causato in meno di cinque anni migliaia di morti. Dallo scorso maggio il governo centrale ha decretato lo stato d'emergenza e l'esercito sta portando avanti un'offensiva senza precedenti contro i miliziani integralisti. Senza però registrare successi definitivi.
Solo dieci giorni fa, il 15 febbraio, un attacco attribuito sempre ai Boko Haram aveva lasciato 106 morti nelle strade e nelle case devastate di Izghe, villaggio nello Stato di Borno, confinante con Yobe e terra d'origine del movimento fondamentalista. Qui la popolazione é a maggioranza islamica, ma sono molti a non voler seguire la Sharia e anche questi musulmani sono diventati un obiettivo per la sanguinaria campagna dei Boko Haram.