POLITICA
La polemica
Non solo Autostrade. Giorgetti: "Acqua, telefonini, tv: valutare concessioni e scegliere il meglio"
Il sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio sottolinea la necessità di rivedere il criterio delle concessioni. E sulla possibilità di nazionalizzare o meno le autostrade afferma: "Al momento parlarne è prematuro"
Sulla possibilità di nazionalizzare o meno le autostrade italiane, Giorgetti afferma che "al momento parlarne è assolutamente prematuro. In concreto, bisogna verificare l'esito della procedura di annullamento della concessione alla società Autostrade. A quel punto si può decidere con qualche indicazione in più. O si può anche fare un'altra gara per vedere le condizioni che puoi spuntare".
"Non ci sono tabù - aggiunge - L'autostrada del Brennero (A22) sarà gestita in house, in deroga alla norma europea. Il punto è valutare bene, caso per caso. Il tutto Stato non è buono, ma neanche il tutto privato. Credo che valga per ogni bene dello Stato: i beni veri dello Stato non sono gli immobili di cui si parla sempre. Sono le concessioni: quanto prende lo Stato dall'acqua minerale che compriamo a 2 euro a bottiglia? Quanto dal metano sotto terra o dalle concessioni televisive? Quanto dall'etere in cui viaggia il segnale dei telefonini? Io credo che lo Stato debba fare periodiche valutazioni. E poi, scegliere per il meglio".
"Di certo - prosegue - ora dobbiamo fare un ragionamento sulle concessioni in scadenza o scadute". E sul fatto che anche la Lega aveva votato il decreto 'salva Benetton' del 2008, il sottosegretario commenta: "Ma non lo so... io ho scoperto giusto oggi che nemmeno ero presente alla votazione...".