ITALIA
"Dalla norma un grave vulnus"
Corte dei Conti: "Riforma P.A., rischiamo la paralisi"
Sono 90 i magistrati contabili che lascerebbero il servizio nei prossimi cinque anni con l'eliminazione del trattenimento in servizio prevista nella riforma della Pubblica amministrazione
Sono 90 i magistrati contabili che lascerebbero il servizio - nei prossimi cinque anni - con la norma prevista dalla riforma della Pubblica amministrazione. Un numero che "sugli attuali 430 magistrati in servizio, rappresenterebbe una percentuale di rilevantissima entità".
Per la Corte "l'esigenza di garantire il buon andamento della magistratura contabile subirebbe un irreparabile vulnus, tanto più considerato che si tratterebbe di rinunciare
contestualmente a pressoché tutti i magistrati che ricoprono posizioni apicali e che costituiscono risorse di precipuo spessore professionale, sulla cui indispensabilità, in molte delle relative fattispecie, questo Organo di autogoverno si è già pronunciato".
La Corte evidenzia che già attualmente c'è un "gravissimo vuoto di organico nel ruolo del personale di magistratura, pari al 30% (circa 180 unità su una dotazione organica di poco superiore a 600). Raggiungerebbe dimensioni difficilmente gestibili per effetto delle conseguenti ulteriori ed impreviste cessazioni che verrebbero a determinarsi, da subito e nel quinquennio a seguire.
La Corte dei Conti rileva anche "che l'eventuale immediata cessazione delle tre cariche di vertice istituzionale (Presidente, Presidente Aggiunto e Procuratore
Generale) che sono componenti di questo Organo, con il venir meno del pertinente numero legale, determinerebbe anche la impossibilitá di funzionamento del medesimo. Il Consiglio, nel fare affidamento sulla sensibilità delle alte Autorità in indirizzo, confida in una positiva definizione della delicata problematica evidenziata".