ITALIA
La ong: "Torneremo in mare senza paura"
Ong Mediterranea, esposto contro governo su caso nave Alan Kurdi
Salvini: la Procura di Agrigento mi indaga? " Possono aprire delle enciclopedie, non cambio atteggiamento"
Mediterranea, contro il governo italiano" per verificare le gravissime violazioni di leggi nazionali e convenzioni internazionali nel caso del blocco navale operato contro la Alan Kurdi al largo di Lampedusa, "perché quelli erano ordini illegali". Lo riferisce Alessandra Sciurba, assistente legale della ong Mediterranea. L'esposto è firmato, tra gli altri, da Filippo Miraglia, Cecilia Strada, Francesca Chiavacci e Sandro Mezzadra.
La nave Mar Jonio della ong Mediterranea "tornerà in mare la prossima settimana", ha detto la responsabile del team legale, Alessandra Sciurba, nel corso dell'assemblea degli equipaggi della ong. "Torneremo in mare, - ha aggiunto - e lo faremo senza paura".
"Sul caso di Nave Alan Kurdi di Sea Eye il Viminale continua a mentire per coprire abusi e violazioni".
È quanto scrive Mediterranea Saving Humans, la rete delle associazioni italiane che con Nave Mare Jonio monitora l'area del Mediterraneo centrale, in una nota che appare su Facebook. "Il Viminale - afferma Mediterranea - dice che le persone sono state salvate a ridosso della Libia. Falso. Il salvataggio è avvenuto in acque internazionali, dunque fuori dalle acque territoriali libiche".
E ancora. "Il Viminale - prosegue Mediterranea - dice che la Alan Kurdi avrebbe dovuto riportare
le persone in Libia. È falso. Avrebbe violato l'articolo 33 della Convenzione di Ginevra oltre alla Convenzione di Amburgo del 1979. La Libia non è un porto sicuro (forse dovremmo avvisarlo che a Tripoli è in corso una guerra tra milizie armate). Il Viminale - prosegue la nota - dice che le donne e i bambini hanno rifiutato di scendere. Falso. Hanno rifiutato di essere separati dai loro familiari. Aver provato a farlo da parte delle autorità è un grave reato, oltre che una cosa indegna.
"Il Viminale dice che dovrebbe occuparsene la Germania. Falso. La legge parla chiaro: va assegnato il porto sicuro più vicino e in tempi più rapidi possibili. Non si possono fare trattative con le persone trattenute in mare. Perché tutte queste bugie - conclude Mediterranea Saving Humans - intrise di odio e propaganda?".
Salvini: Procura Agrigento mi indaga? "Non cambio atteggiamento"
"Mi diceva un collega giornalista che la Procura di Agrigento aprirà un fascicolo: possono aprire delle enciclopedie a mio carico, ma io non cambio assolutamente atteggiamento", ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini, in prefettura a Genova, parlando della questione migranti. "I porti sono e rimangono chiusi e inibiti al traffico indesiderato", ha detto il titolare del Viminale. Sul fronte sbarchi, "registriamo un -93% di arrivi dal mare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Andremo avanti così", ha concluso Salvini.