ITALIA
Nella prefazione del libro di una vittima: da bimbo fu stuprato da un frate
Papa Francesco chiede perdono per i crimini di pedofilia commessi da sacerdoti
Le parole scelte dal Papa per la condanna alla pedofilia
"Si tratta di un'assoluta mostruosità, un peccato terribile, che contraddice tutto quello che la Chiesa insegna - scrive Papa Francesco nella prefazione del librosulle giovani vittime di abusi sessuali subiti da religiosi - alcune vittime si sono alla fine addirittura tolte la vita. Questi morti pesano sul mio cuore come sulla mia coscienza e sull'intera Chiesa. Alle loro famiglie vorrei esprimere il mio amore, il mio dolore e chiedere in tutta umiltà il loro perdono".
L'inferno di Daniel Pittet e il percorso verso il perdono
Daniel Pittet - che ha 58 anni ed è originario di Friburgo - dopo un lungo percorso di terapia ha deciso di raccontare il suo inferno: "Ho passato anni a pensare - racconta - di essere l'unico a subire quei pomeriggi da incubo, a cercare di dimenticare il suo corpo addosso al mio".
L'incontro tra Pittet e il frate stupratore: non si è scusato
Nel libro c'è anche l'intervista (datata luglio 2016) all'autore delle violenze sessuali: il frate cappuccino, Joel Allaz, parla dei tantissimi abusi commessi durante la vita sacerdotale. "L'anno scorso l'ho incontrato - dice Pittet -. Era vecchio e ho faticato a riconoscere l'orco della mia infanzia. Mi ha guardato, ho visto la sua paura. Ma non mi ha chiesto scusa, non mi è sembrato pentito di tutto il
male che ha fatto".