POLITICA
Guerra di numeri
Pd, Bersani lancia l'allarme: "Senza iscritti addio al partito"
I dati sul tesseramento parlano di una emorragia nel Pd: in un anno gli iscritti sarebbero scesi sotto quota 100mila, 5 volte in meno del 2013. Il vicesegretario Guerini ribatte: "Proiezioni inventate, è una polemica inutile. Detto ciò l`obiettivo è superare i 300mila iscritti a fine anno"
Crollo di iscritti nel Pd
Eppure i primi dati sul tesseramento, anticipati da Repubblica, se confermati parlano di una vera e propria emorragia all'interno del Pd: in un anno le iscrizioni sarebbero precipitate sotto quota 100mila, 5 volte meno del 2013. In pratica, nell'anno in cui il democrat hanno vinto le Europee con il 41% dei voti, sarebbero andati persi almeno 400mila iscritti.
Mutazione genetica
E il quadro è molto variabile da regione in regione: "Il tesseramento - si legge sul quotidiano guidato da Ezio Mauro - non è praticamente partito in Sicilia, Basilicata, Molise, Sardegna, Puglia. E mancano solo tre mesi alla fine dell'anno. In Campania idem. Nel 2013 Napoli e le altre province contavano 70mila iscritti. Oggi le tessere, raccontano, si possono calcolare nell'ordine delle centinaia, nemmeno migliaia". E nell'articolo si parla di una "mutazione genetica del partito" con un parallelo : "Ci si apre alla società, ma i circoli (7200 in Italia, 89 all'estero) languono e la militanza scompare. Un modello che a destra conoscono bene, dalla discesa in campo di Berlusconi".
La difesa del segretario
"Spiace che qualcuno, basandosi su proiezioni inventate, apra una polemica inutile", commenta il vice segretario del Pd e responsabile Organizzazione Lorenzo Guerini. "Detto ciò l`obiettivo è superare i 300mila iscritti a fine anno, veri. E ci impegneremo con determinazione per raggiungerlo. Il resto sono solo strumentalizzazioni e numeri campati in aria".