SPETTACOLO
Roma
Pino Daniele, indagine per omicidio colposo. Disposta l'autopsia. Oggi i doppi funerali
Secondo "Il Messaggero" per fare luce sui presunti ritardi la salma sarà sottoposta ad autopsia dopo il funerale al Divino amore e il secondo funerale, previsto alle 19 a Napoli
Roma
Doppia inchiesta, a Roma e a Grosseto, sui soccorsi per la morte di Pino Daniele, la cui salma, a quanto scrive "Il Messaggero", sarà sottoposta ad autopsia dopo i funerali (al Divino amore a Roma e il secondo previsto alle 19 a Napoli). La Procura di Roma indaga per omicidio colposo in relazione alla morte del cantautore. Il procedimento, al momento contro ignoti, è affidato al procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e Marcello Monteleone.
Proprio per fare luce sui presunti ritardi nei soccorsi, ieri sera l'ultima compagna del cantautore, la 50enne viterbese Amanda Bonini, già ascoltata in procura a Grosseto, insieme a uno dei fratelli di Daniele, è stata ascoltata dai carabinieri del comando provinciale di Roma nella caserma di via In Selci. Gli inquirenti vogliono capire che cosa sia successo domenica sera: perché l'artista, anziché attendere l'arrivo dell'ambulanza con il medico e il defibrillatore a bordo nella sua casa di Magliano, abbia improvvisamente deciso di mettersi in auto con Amanda e un suo collaboratore alla volta dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma.
I doppi funerali
Dopo una giornata, ieri, di convulse informazioni, notizie senza verifiche e comunicazioni ufficiali, la famiglia del bluesman ha deciso di confermare le esequie nella Capitale presso il santuario del Divino Amore, alle 12 di oggi, e di svolgere una seconda cerimonia funebre a Napoli, città natale dell'artista, in serata. I funerali "bis" si svolgeranno alle 19 nella basilica reale di san Francesco di Paola in piazza del Plebiscito, la stessa agorà che, nel 1981, consacrò al mondo la celebrità di Daniele raccogliendo 200mila spettatori.
In un primo momento alcuni familiari del cantante avevano diffuso la notizia che la messa funebre nel capoluogo campano si sarebbe svolta presso la basilica di Santa Chiara, a poca distanza dal luogo nel quale Daniele nacque il 19 marzo 1955, ma l'ubicazione della chiesa e gli spazi angusti dei vicoli limitrofi all'edificio religioso hanno spinto a optare per una soluzione più opportuna. "La seconda funzione che si svolgerà a Napoli è stata voluta dalla famiglia tutta dell'artista - ha spiegato una nota diffusa nella tarda serata di ieri - per dare modo alle cittadinanza, dato il calore dimostrato in queste ore, di dare un ultimo saluto in forma religiosa all'artista". Nella stessa nota, lo staff di Pino Daniele ha tenuto a precisare che, in entrambi i luoghi di culto, non sarà possibile (sia per i media che per il pubblico) accedere con macchine fotografiche o telecamere chiedendo "di non riprendere immagini o realizzare video con telefoni cellulari o qualunque altro apparecchio elettronico".
Intanto a Napoli continua il dolore e la commozione di fans e ammiratori del "nero a metà". A partire dal tardo pomeriggio di ieri, in piazza del Plebiscito, sono giunti a poco a poco centinaia di partenopei per un flash mob partito dai social network. Un abbraccio per intonare le canzoni più note di Pino Daniele accompagnate dalle luce di cellulari e candele. Un rito "laico" e popolare per salutare un figlio amatissimo della terra napoletana. Un abbraccio di circa 100mila persone, così come confermato dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha parlato di "un segno di quanto sia viscerale e carnale il rapporto dei napoletani con Pino Daniele". Tanti gli striscioni e le foto dell'artista esposte in piazza da persone di ogni estrazione sociale e di ogni età. E mentre il gonfalone della città sarà portato in prima fila ai funerali di Roma, la giunta comunale sta valutando la possibilità di intitolare al cantautore di "Napule è" una piazza o una strada della città. In queste ore, intanto, a Napoli fervono i preparativi per dare l'estremo saluto a uno dei suoi scugnizzi più amati dei tempi moderni.
Proprio per fare luce sui presunti ritardi nei soccorsi, ieri sera l'ultima compagna del cantautore, la 50enne viterbese Amanda Bonini, già ascoltata in procura a Grosseto, insieme a uno dei fratelli di Daniele, è stata ascoltata dai carabinieri del comando provinciale di Roma nella caserma di via In Selci. Gli inquirenti vogliono capire che cosa sia successo domenica sera: perché l'artista, anziché attendere l'arrivo dell'ambulanza con il medico e il defibrillatore a bordo nella sua casa di Magliano, abbia improvvisamente deciso di mettersi in auto con Amanda e un suo collaboratore alla volta dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma.
I doppi funerali
Dopo una giornata, ieri, di convulse informazioni, notizie senza verifiche e comunicazioni ufficiali, la famiglia del bluesman ha deciso di confermare le esequie nella Capitale presso il santuario del Divino Amore, alle 12 di oggi, e di svolgere una seconda cerimonia funebre a Napoli, città natale dell'artista, in serata. I funerali "bis" si svolgeranno alle 19 nella basilica reale di san Francesco di Paola in piazza del Plebiscito, la stessa agorà che, nel 1981, consacrò al mondo la celebrità di Daniele raccogliendo 200mila spettatori.
In un primo momento alcuni familiari del cantante avevano diffuso la notizia che la messa funebre nel capoluogo campano si sarebbe svolta presso la basilica di Santa Chiara, a poca distanza dal luogo nel quale Daniele nacque il 19 marzo 1955, ma l'ubicazione della chiesa e gli spazi angusti dei vicoli limitrofi all'edificio religioso hanno spinto a optare per una soluzione più opportuna. "La seconda funzione che si svolgerà a Napoli è stata voluta dalla famiglia tutta dell'artista - ha spiegato una nota diffusa nella tarda serata di ieri - per dare modo alle cittadinanza, dato il calore dimostrato in queste ore, di dare un ultimo saluto in forma religiosa all'artista". Nella stessa nota, lo staff di Pino Daniele ha tenuto a precisare che, in entrambi i luoghi di culto, non sarà possibile (sia per i media che per il pubblico) accedere con macchine fotografiche o telecamere chiedendo "di non riprendere immagini o realizzare video con telefoni cellulari o qualunque altro apparecchio elettronico".
Intanto a Napoli continua il dolore e la commozione di fans e ammiratori del "nero a metà". A partire dal tardo pomeriggio di ieri, in piazza del Plebiscito, sono giunti a poco a poco centinaia di partenopei per un flash mob partito dai social network. Un abbraccio per intonare le canzoni più note di Pino Daniele accompagnate dalle luce di cellulari e candele. Un rito "laico" e popolare per salutare un figlio amatissimo della terra napoletana. Un abbraccio di circa 100mila persone, così come confermato dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha parlato di "un segno di quanto sia viscerale e carnale il rapporto dei napoletani con Pino Daniele". Tanti gli striscioni e le foto dell'artista esposte in piazza da persone di ogni estrazione sociale e di ogni età. E mentre il gonfalone della città sarà portato in prima fila ai funerali di Roma, la giunta comunale sta valutando la possibilità di intitolare al cantautore di "Napule è" una piazza o una strada della città. In queste ore, intanto, a Napoli fervono i preparativi per dare l'estremo saluto a uno dei suoi scugnizzi più amati dei tempi moderni.