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POLITICA

Corruzione, Renzi: giusto regole più dure, ma non sparare nel mucchio

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Se ci sono da fare "regole più dure" sulla corruzione, "noi ci siamo, non abbiamo paura", perché "non è mai troppo quello che si fa", afferma Matteo Renzi nel corso della diretta Facebook "Matteo risponde". Ma per il premier è "fondamentale non sparare nel mucchio: se dici che sono tutti uguali, i ladri la fanno franca". "Voglio che i ladri vadano in galera, che si dicano i nomi e i cognomi ma voglio che si vada a sentenza, che è un principio di civiltà giuridica ma anche di buonsenso: guai a generalizzare perché si fa il gioco di chi ha interesse perché tutto resti confuso. Ogni volta che esce una storia di corruzione mi indigno ma è fondamentale che tutti insieme sappiano riconoscere le distinzioni tra intere categorie e singoli che commettono errori".

E rivolto a chi lo accusa di non aver fatto abbastanza, rivendica: "Abbiamo fatto regole molto dure contro la corruzione, l'Autorità di Cantone l'abbiamo messa noi e questo ci ha consentito di commissariare l'Expo e il Mose, abbiamo aumentato le pene per la corruzione e la mafia e introdotto gli ecoreati e l'auto-riciclaggio".
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