EUROPA
Lo spettro della 'Polexit'
Polonia, manifestazioni a favore dell'Ue in tutto il Paese
Migliaia di persone in piazza a Varsavia, Cracovia, Poznan e altre città
La maggioranza dei polacchi, secondo i sondaggi, resta favorevoli alla permanenza nell'Ue, ma le relazioni tra Varsavia e Bruxelles sono diventate tesissime da quando il partito populista Legge e Giustizia è salito al potere nel 2015. In particolare sullo stato di diritto, da anni, è in corso un braccio di ferro.
Tvn24 ha mandato in onda scene di folle che si radunano a Varsavia, Cracovia, Poznan e in altre città con bandiere dell'Ue e polacche. A Varsavia, il cui sindaco proviene dal partito Piattaforma civica di Tusk, le bandiere dell'Ue e della Polonia sventolano per le strade e dagli autobus. Almeno centomila i partecipanti nella capitale.
I critici del governo nazionalista di destra temono che la sentenza della Corte costituzionale possa portare a un'eventuale "Polexit" o che la Polonia sia alla fine costretta a lasciare l'Ue. Il governo del primo ministro Mateusz Morawiecki ha negato che l'esecutivo stia cercando di lasciare il blocco, anche se i membri di spicco del partito hanno recentemente usato un linguaggio che suggerisce che questo potrebbe essere il loro obiettivo.
Tusk: vogliamo una Polonia europea e democratica
"Vogliamo una Polonia indipendente, europea, democratica, rispettosa della legge e giusta. Questi principi sono oggi schiacciati da un potere privo di coscienza e moralità". Lo ha detto Donald Tusk partecipando ad una delle manifestazioni pro-Ue. "Vogliono uscire dall'Ue, violare i diritti dei cittadini, poter rubare senza ritegno", ha detto l'ex presidente del Consiglio Ue scagliandosi contro i conservatori al governo. Nella piazze di Varsavia e di altre città si sono radunate migliaia di persone. "Io resto nell'Unione", è uno degli slogan.
Il premier polacco: Ue non può imporre agli Stati leggi incompatibili
"Il ruolo dell'Unione Europea è sostenere lo sviluppo dei Paesi, senza imporre loro idee contrarie alla loro storia e identità e senza imporre loro soluzioni legali che siano incompatibili con il loro ordinamento giuridico": così il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, in un videomessaggio trasmesso durante la convention nazionale degli ultranazionalisti spagnoli di Vox. "Non possiamo lasciare questo aspetto nelle mani di chi non comprende che l'unità non è omologazione. Dobbiamo proteggere le differenze delle comunità nazionali, perché da queste diversità dipende la forza del nostro continente", ha aggiunto il premier polacco.