ITALIA
Ancora disagi per turisti e tour operator
Scavi di Pompei: chiusura a sorpresa per assemblea sindacale
Ai cancelli di tutti i siti archeologici vesuviani si sono formate lunghe file, con tensioni per il mancato annuncio, che solitamente precede la protesta. Mancavano addirittura i cartelli di avviso alle biglietterie
Pompei (Na)
Ancora disagi gravissimi per i turisti a Pompei. Questa mattina l'ennesima chiusura a sopresa degli scavi con i cancelli serrati a causa di un'assemblea dei sindacati di Fp Cisl, Filp e Unsa. Conseguenze durissime per turisti e tour operator non avvisati dell'improvviso cambio di programma delle rappresentanze sindacali aziendali.
Ieri mattina sembravano scongiurate le due mattinate di chiusura degli Scavi: la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia aveva scongiurato lo stop degli ingressi utilizzando del personale dell'Ales e molti custodi avevano disertato l'assemblea sindacale, garantendo la sicurezza delle domus aperte.
La "rottura tra sindacati e amministrazione" si sarebbe verificata questa mattina, a causa di dichiarazioni pubbliche del soprintendente Massimo Osanna. Ai cancelli di tutti i siti archeologici vesuviani si sono formate lunghe file, con tensioni per il mancato annuncio, che solitamente precede la protesta. Mancavano persino i cartelli di avviso alle biglietterie.
Alla fine dell'assamblea i lavoratori della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia hanno adottato però una decisione inedita e, cioè, di lavorare a costi inferiori rispetto alle maestranze della Scabec (società in house della Regione Campania) a cui sarebbero state affidate le aperture straordinarie notturne.
Franceschini: "Danno incalcolabile"
Per il ministro dei Beni culturali e Architettonici, Dario Franceschini, si tratta di un "danno incalcolabile". Il ministro sottolinea il rischio di vanificare i risultati raggiunti. E aggiunge: "Chi fa così, fa del male ai sindacati, ai diritti dei lavoratori e soprattutto fa del male al proprio Paese".
Ieri mattina sembravano scongiurate le due mattinate di chiusura degli Scavi: la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia aveva scongiurato lo stop degli ingressi utilizzando del personale dell'Ales e molti custodi avevano disertato l'assemblea sindacale, garantendo la sicurezza delle domus aperte.
La "rottura tra sindacati e amministrazione" si sarebbe verificata questa mattina, a causa di dichiarazioni pubbliche del soprintendente Massimo Osanna. Ai cancelli di tutti i siti archeologici vesuviani si sono formate lunghe file, con tensioni per il mancato annuncio, che solitamente precede la protesta. Mancavano persino i cartelli di avviso alle biglietterie.
Alla fine dell'assamblea i lavoratori della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia hanno adottato però una decisione inedita e, cioè, di lavorare a costi inferiori rispetto alle maestranze della Scabec (società in house della Regione Campania) a cui sarebbero state affidate le aperture straordinarie notturne.
Franceschini: "Danno incalcolabile"
Per il ministro dei Beni culturali e Architettonici, Dario Franceschini, si tratta di un "danno incalcolabile". Il ministro sottolinea il rischio di vanificare i risultati raggiunti. E aggiunge: "Chi fa così, fa del male ai sindacati, ai diritti dei lavoratori e soprattutto fa del male al proprio Paese".