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ITALIA

All'indomani della sentenza

Processo Ruby, Berlusconi dopo l'assoluzione: "Finalmente verità, certo delle mie ragioni"

La Suprema corte ha rigettato il ricorso dei Pm e ha confermato l'assoluzione in secondo grado dell'ex presidente del Consiglio che era stato condannato a 7 anni in primo grado. L'ex Cavaliere vede i suoi a Roma, a Palazzo Grazioli, accolto da una folla di sostenitori 

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Non si fa attendere il commento dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo l'assoluzione confermata ieri dalla Corte di Cassazione nell'ambito del processo Ruby. "Finalmente la verità. Oggi è una bella giornata per la politica, per la giustizia, per lo stato di diritto" dice il leader di Forza Italia. E ancora: "Ero certo che le mie ragioni sarebbero state riconosciute. Rimane però il rammarico per una vicenda che ha fatto innumerevoli danni non solo a me ma a tutti gli italiani". 

L'arrivo a Roma
L'ex Cavaliere attorno alle 17.30 è giunto a Roma, a Palazzo Grazioli, per vedere i vertici di Forza Italia. Berlusconi ha più volte ribadito la propria volontà "di rientrare in campo", nonostante, per effetto della legge Severino, non può candidarsi a cariche elettive. Ad accoglierlo, dinanzi alla sua residenza romana, una folla di sostenitori. 

La vicenda
Le motivazioni del verdetto arrivato nella notte saranno depositate entro 90 giorni secondo quanto prevede il Codice di procedura penale. Con la sentenza, la sesta sezione penale della Cassazione ha confermato il verdetto pronunciato il 18 luglio scorso dalla Corte d'appello di Milano che aveva assolto Berlusconi, imputato per concussione e prostituzione minorile. L'ex premier in primo grado era invece stato condannato a 7 anni di reclusione. 

Berlusconi: "Nulla da rimproverarmi, certo delle mie ragioni"
"Non avendo mai avuto nulla da rimproverarmi, ero certo che le mie ragioni sarebbero state riconosciute. Rimane però il rammarico per una vicenda che ha fatto innumerevoli danni non solo a me, alla mia famiglia e alle altre persone innocenti coinvolte, ma a tutti gli italiani, alla vita pubblica del nostro paese e alla nostra immagine nel mondo", afferma in una nota, Berlusconi.

"Dai giudici prova di indipendenza"
"Ringrazio naturalmente i magistrati che hanno fatto il loro dovere senza farsi condizionare dalle pressioni mediatiche e dagli interessi di parte. Quello che in altri paesi sarebbe scontato in Italia è una prova di coraggio e di indipendenza che merita rispetto e ammirazione" ha detto ancora l'ex Cavaliere. E ancora: "Ringrazio i leader politici di tutto il mondo, e i milioni di italiani di tutte le fedi politiche, che mi hanno testimoniato stima e rispetto e che non hanno creduto al fango che è stato gettato addosso alla mia persona ma anche alle istituzioni della Repubblica". 

Salvini: "Ora bisogna chiedere scusa a Berlusconi"
"Qualcuno dovrebbe a questo punto chiedere scusa non solo a Berlusconi, ma a tutti i cittadini italiani". Solidarizza con l'ex premier il leader del Carroccio Matteo Salvini, che annuncia: "Come Lega, presenteremo a Camera e Senato interrogazioni su quanto è costata questa tragicommedia, queste indagini sul nulla". 
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