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ITALIA

Processo Ruby, Karima al Giornale: "Berlusconi condannato per nulla"

Alla vigilia della ripresa del processo in cui l'ex premier è stato condannato in primo grado a 7 anni di reclusione per concussione e prostituzione minorile, la ragazza marocchina protagonista delle "cene eleganti" racconta al quotidiano della famiglia Berlusconi la sua verità

Karima el Marough, alias Ruby
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"La verità è che Berlusconi mi ha rispettato più di tutti gli uomini che ho incontrato nella mia vita precedente nei locali e nelle discoteche. Gli hanno dato sette anni per nulla". A parlare è Karima El Mahroug, alias 'Ruby', intervistata dal Giornale alla vigilia del processo in appello a Milano, al via questa mattina, nel quale Silvio Berlusconi è imputato per concussione e prostituzione minorile.
 
"Vengo massacrata in continuazione. So che il vero bersaglio non sono io ma è Berlusconi", racconta la giovane ragazza marocchina, "mi domando: quanto deve durare questo massacro?".
 
"Avevo diciassette anni - spiega -, ero totalmente allo sbando, e in quelle telefonate mi attaccavo ad amiche che poi amiche non erano, e mi inventavo cazzate per darmi arie. Errori di gioventù che non credo di dover pagare in eterno. Il problema vero è quello che è successo dopo, quando sono arrivati i pm a interrogarmi, e ho capito subito che di me non gli interessava assolutamente niente, volevano solo e a tutti i costi questo signor Berlusconi, e io gli ho dato quello che volevano. Sono stata anche pittoresca, certo. Faccio mea culpa, va bene? Ma da qui a prendere per oro colato le parole di una ragazzina di diciassette anni scappata di casa ce ne corre".
 
"Io sono tranquilla, perché se Berlusconi mi avesse dato i cinque milioni di cui parlavo nelle intercettazioni, non sarei ridotta adesso a chiedere ai miei suoceri i soldi per fare la spesa. Invece quando cerco lavoro, anche come commessa, trovo solo porte chiuse perché la gente pensa 'ma come, questa ha cinque milioni di euro e vuole lavorare, chissà cosa c'è sotto'. Adesso forse ho trovato un posto in un ristorante a Milano. Se va male anche lì, andrò dalla Boccassini a chiederle di prendermi come donna delle pulizie".
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