ITALIA
Processo Ruby, Karima al Giornale: "Berlusconi condannato per nulla"
Alla vigilia della ripresa del processo in cui l'ex premier è stato condannato in primo grado a 7 anni di reclusione per concussione e prostituzione minorile, la ragazza marocchina protagonista delle "cene eleganti" racconta al quotidiano della famiglia Berlusconi la sua verità
"Vengo massacrata in continuazione. So che il vero bersaglio non sono io ma è Berlusconi", racconta la giovane ragazza marocchina, "mi domando: quanto deve durare questo massacro?".
"Avevo diciassette anni - spiega -, ero totalmente allo sbando, e in quelle telefonate mi attaccavo ad amiche che poi amiche non erano, e mi inventavo cazzate per darmi arie. Errori di gioventù che non credo di dover pagare in eterno. Il problema vero è quello che è successo dopo, quando sono arrivati i pm a interrogarmi, e ho capito subito che di me non gli interessava assolutamente niente, volevano solo e a tutti i costi questo signor Berlusconi, e io gli ho dato quello che volevano. Sono stata anche pittoresca, certo. Faccio mea culpa, va bene? Ma da qui a prendere per oro colato le parole di una ragazzina di diciassette anni scappata di casa ce ne corre".
"Io sono tranquilla, perché se Berlusconi mi avesse dato i cinque milioni di cui parlavo nelle intercettazioni, non sarei ridotta adesso a chiedere ai miei suoceri i soldi per fare la spesa. Invece quando cerco lavoro, anche come commessa, trovo solo porte chiuse perché la gente pensa 'ma come, questa ha cinque milioni di euro e vuole lavorare, chissà cosa c'è sotto'. Adesso forse ho trovato un posto in un ristorante a Milano. Se va male anche lì, andrò dalla Boccassini a chiederle di prendermi come donna delle pulizie".