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ITALIA

Ostacolo alla vigilanza l'accusa contestata

La Procura di Arezzo chiede il rinvio a giudizio per i vertici di Banca Etruria

Chiesto giudizio per l'ex presidente Giuseppe Fornasari, l'ex ad Luca Bronchi e per il dirigente Davide Canestri

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Il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari, l'ex ad Luca Bronchi e per il dirigente Davide Canestri. Ostacolo alla vigilanza l'accusa contestata. L'udienza davanti al gup del tribunale di Arezzo è fissata per il 10 marzo. Si tratta del primo filone dell'inchiesta sulla banca aretina. Il procuratore ha poi rinotificato l'avviso di chiusura indagini anche per quanto concerne il secondo filone, quello sulle false fatturazioni.

Il procuratore ha quindi rinotificato l'avviso di chiusura indagini, per il secondo filone, a Fornasari, Bronchi, all'ex presidente e all'ex ad della società Methorious, Fabio Palumbo ed Ernesto Meocci.
   
Il primo fascicolo, che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio, venne aperto da Rossi nel marzo 2014 dopo la relazione degli ispettori di Bankitalia. Secondo l'accusa gli ex amministratori dell'istituto di credito avrebbero rappresentato a Banca d'Italia un quadro non del tutto veritiero sulla situazione patrimoniale e finanziaria della banca di via Calamandrei. Per il secondo filone dell'inchiesta, quello sulle false fatturazioni, il procuratore Rossi secondo quanto si apprende avrebbe rinotificato l'avviso di chiusura indagini nei giorni scorsi. Da questo ramo dell'inchiesta uscirebbe così Lorenzo Rosi, l'ultimo presidente della banca, indagato nel terzo fascicolo, quello relativo al conflitto di interessi.
 
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