L'inchiesta di Perugia
Procure nella bufera, si autosospendono altri due consiglieri del Csm
Clima incandescente nel consiglio superiore della magistratura che si riunisce oggi in plenaria. L'Anm si è data appuntamento per domani. Al centro dell'attenzione sempre la vicenda Palamara, ma più in generale anche il tema delle nomine per i vertici degli uffici giudiziari
Altri due consiglieri del Csm si autosospendono. Si tratta del presidente della Commissione Direttivi Gianlugi Morlini (Unicost) e del consigliere Paolo Criscuoli. Si tratterebbe di un ulteriore sviluppo della bufera che ha investito il Csm sull'onda dell'inchiesta di Perugia. La stessa decisione è arrivata ieri anche da Antonio Lepre e Corrado Cartoni. Nei giorni scorsi si è dimesso Luigi Spina, indagato per favoreggiamento e rivelazione del segreto a Perugia.
Criscuoli: io estraneo, no alle caccia streghe
"In questi giorni è in corso una campagna di stampa che confonde e sovrappone indebitamente i piani di una indagine penale relativa a fatti rispetto ai quali sono del tutto estraneo, come già emerso, con l'attuale attività svolta presso il Csm. Ciò ha offuscato e rischia di compromettere ulteriormente l'immagine e la percezione che dell'organo di governo autonomo della Magistratura hanno i cittadini prima ancora dei magistrati". Così Paolo Criscuoli annuncia la sua autosospensione, parlando di un "clima di caccia alle streghe".
Ieri il vicepresidente David Ermini si è recato al Quirinale in vista del Plenum straordinario di questo pomeriggio del Consiglio Superiore della Magistratura. Intanto si susseguono le dimissioni a raffica di togati e domani si riunirà anche l’Anm, l'Associazione nazionale magistrati, organismo rappresentativo senza carattere politico, che raggruppa quasi il 90% dei magistrati italiani e di cui Luca Palamara è stato presidente. Il segretario dell’ANM, Giuliano Caputo, ha dichiarato: “Nulla di fisiologico negli incontri toghe-politici, ma se sono per discutere sul Capo della Procura sono relazioni pericolose”.
Il consigliere Luigi Spina in Procura a Perugia
Il consigliere del Csm Luigi Spina, ex togato di Unicost, che si è dimesso il primo giugno da Palazzo dei Marescialli, è arrivato alla procura di Perugia, che coordina l'indagine nella quale è coinvolto con Luca Palamara. Il magistrato è entrato negli uffici giudiziari con passo veloce e senza rilasciare dichiarazioni prima di entrare nel portone dell’ufficio giudiziario. E', tra l'altro, sospettato dagli inquirenti di avere rivelato, quale consigliere della prima commissione del Csm, a Palamara, il procedimento secretato inviato dalla procura di Perugia al Consiglio superiore della magistratura. Luigi Spina è indagato insieme al pm di Roma Stefano Rocco Fava con l'accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto di ufficio nell'ambito dell'inchiesta che ha coinvolto il pm Luca Palamara. Nel pomeriggio è previsto anche l'interrogatorio di Fava.
Il Plenum straordinario del CSM e le autosospensioni
Grande fermento a Palazzo dei Marescialli
Ermini al Quirinale
La nomina alla Procura di Roma