POLITICA
Il caso
Quarto, il sindaco resiste. Avviata la procedura di espulsione da M5S
Fico: "Non ho mai saputo che la Capuozzo fosse sotto ricatto, o asserisse di esserlo parlando con suoi interlocutori. Di minacce, ricatti, tentativi di estorsione ho saputo leggendo le intercettazioni pubblicate dai giornali"
Per il primo cittadino del comune campano quella di ieri è stata una giornata sull'ottovolante: in mattinata, pur non essendo indagata, la perquisizione dei Carabinieri in ufficio e nella sua abitazione privata, dove i militari hanno cercato documenti che chiariscano quello che i Pm definiscono un comportamento "poco lineare" da parte del
sindaco.
Poi le parole di Raffaele Cantone, secondo il quale nella vicenda dell'appalto della manutenzione della rete
fognaria "il Comune di Quarto ha agito correttamente", anche se - precisa il presidente dell'Autorità anti corruzione - su eventuali voti di scambio spetterà alla Procura pronunciarsi.
Fico: mai saputo di minacce a Capuozzo
"Non ho mai saputo che la Capuozzo fosse sotto ricatto, o asserisse di esserlo parlando con suoi interlocutori. Di minacce, ricatti, tentativi di estorsione ho saputo leggendo le intercettazioni pubblicate dai giornali".
Parola di Roberto Fico, componente del direttorio M5s e presidente della Commissione Vigilanza Rai, che in un'intervista al Mattino sottolinea: "altrimenti avremmo fatto immediatamente partire le denunce, senza aspettare le decisioni di Rosa Capuozzo".
Fico torna anche sulle dimissioni chieste al sindaco: "se non lo fa verra' espulsa". Se cioè Capuozzo, nel caso 'disobbedisca' a Grillo, continuera' la sua esperienza amministrativa senza insegne M5s? "Esatto. Non c'e' una terza via, e' una questione di chiarezza e trasparenza". Fico nega che la richiesta di lasciare chiesta da Grillo al primo cittadino di Quarto sia un processo sommario: "no che non lo e'. E' il nostro sistema: Beppe Grillo svolge una funzione di garanzia. Grillo da' la certificazione, Grillo la toglie. Tra l' inizio e la possibile fine c'è un percorso in cui ci si muove nella massima liberta' e autonomia, si discute, si sperimenta".
Il deputato spiega cosa il Movimento imputi al sindaco: "secondo quanto sta emergendo da un'inchiesta una parte dei voti che abbiamo ricevuto alle elezioni potrebbe essere inquinata. Al di là del numero di voti inquinati, vogliamo che a Quarto, per trasparenza massima, si vada a nuove elezioni".
Fico esclude di andare nel comune napoletano: "non c'è nessun motivo di andare a Quarto. Il Movimento 5 Stelle lascia ampia, direi totale autonomia di azione ai sindaci sul territorio: non hanno bisogno di 'padrini' o referenti politici, io stesso non sono affatto referente di quella giunta come pure e' stato scritto".