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POLITICA

Alfano: sul Quirinale serve un patto a tre

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"Non facciamone una questione di partito, il presidente della Repubblica però non può essere eletto dal congresso di una formazione politica ma da un'assemblea di mille grandi elettori che rappresentano il Paese".

Così il leader Ncd e ministro dell'Interno Angelino Alfano, intervistato da Repubblica, sottolinea come a scegliere il candidato per il Colle non possa essere solo il Pd. E al giornalista che gli chiede se il presidente vada
individuato all'interno della maggioranza di governo o facendo partecipare anche Forza Italia dice: "Credo che occorra partire da quella di governo per estenderla a quella del cosiddetto Nazareno. Noi siamo molto favorevoli a che della partita faccia parte Fi". "E' importante starci tutti e tre - continua Alfano - perché si tratta di un metodo che risponde al senso della rappresentanza parlamentare di questa legislatura e alla filosofia con cui sono nati i suoi governi".

Il leader Ncd invita a considerare che "l'area non di sinistra, moderata o di centrodestra, nella Seconda Repubblica, non ha mai potuto esprimere un Capo dello Stato a dispetto del consenso maggioritario di cui ha goduto nell'arco di 20 anni". E apre a un moderato cattolico: "E' da un bel po' che al Colle manca un cattolico"; sottolinea poi come nella Prima Repubblica la Dc abbia votato presidenti esterni come Einaudi, Saragat e Pertini. "Presidenti - dice Alfano - che facevano parte dell'arco delle forze di maggioranza, che non erano democristiani". 

iflette poi sul futuro del centrodestra: "Ricostruire una coalizione alternativa al Pd sarà faticoso e richiederà tempo". Salvini leader? "In Emilia il miglior risultato storico della Lega ha coinciso con il peggiore risultato storico del centrodestra, guidato proprio da un esponente leghista".
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