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ITALIA

Le dolorose ricorrenze

Mattarella a Bologna per le stragi Ustica e 2 agosto 1980: "Dolore, ricordo e verità"

Il cardinale Zuppi: "Mandanti stragi protetti da ombre e complicità". Bonfietti: "Impegno per giustizia e verità"

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Sergio Mattarella stamane è andato a Bologna per incontrare, nell'anno del quarantesimo anniversario, le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi di Ustica e del 2 agosto 1980.

"Il ricordo delle vittime, di quel che è avvenuto, per essere vigili ed evitare che si ripeta qualunque avvisaglia di strategia del terrore come quella che allora fu messa in campo", ha sollecitato Mattarella alla stazione di Bologna, luogo della strage di 40 anni fa. Il Capo dello Stato ha voluto ricordare anche "la reazione di Bologna e dei bolognesi, una reazione immediata di soccorso per i feriti, una reazione civile, determinata e composta a difesa della libertà e della democrazia contro lo stragismo e la strategia del terrore. Una reazione di tutta Italia, che ha rafforzato la sua democrazia ed ha sconfitto lo stragismo e le sue strategie criminali". 

"Partecipare al dolore, ripetere il dovere della memoria e ribadire l'impegno per la verità. Per questo sono qui, questo è il significato della corona di fiori davanti alla lapide e dell'incontro in questo luogo che raccoglie la memoria di quanto avvenuto",  ha detto il presidente della Repubblica parlando in stazione dove ha resto omaggio alla lapide che ricorda i caduti nella sala d'aspetto dove esplose la bomba nel  1980.

"Ognuna di queste persone aveva una prospettiva di vita, una storia, un futuro che è stato rimosso, sottratto loro e cancellato. E' stata sconvolta la vita di molti familiari e questo ha indebolito il nostro paese e la sua società complessivamente. Questo dolore non è estinguibile, è una ferita che non può rimarginarsi e chiede ricordo", ha detto Mattarella.

La visita del Presidente
Il presidente della Repubblica è giunto questa mattina poco prima delle 11 nella sede della Curia, in via Altabella, dove è stato accolto dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e dal sindaco di Bologna, Virginio Merola. Poi il saluto all'arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi. Arrivato all'arcivescovado anche l'ex premier Romano Prodi.

Mattarella dopo un breve colloquio con Zuppi ha  partecipato  alla messa in suffragio delle vittime, officiata dallo stesso cardinale nella cattedrale di San Pietro.

Il cardinale Zuppi: "Mandanti stragi protetti da ombre e complicità"
"La memoria ci fa provare, anche, l'acuta e insopportabile ingiustizia della mancanza di verità, amara, perché memoria anche di delusioni, di ritardi, di opacità spesso senza volto e senza nome, di promesse non mantenute, di mandanti - che ci sono - protetti dall'ombra di quelle che sono vere e proprie complicità", ha detto il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, in un passaggio dell'omelia per la messa in suffragio delle vittime delle Stragi di Ustica e di Bologna, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

Bonfietti: "Impegno per giustizia e verità"
"Ringrazio per questa vista importante e altamente simbolica Il presidente Mattarella che ha voluto abbracciare Bologna nel ricordo delle vittime delle Stragi in questo 40esimo anniversario. Nel raccoglimento della celebrazione del cardinale Zuppi, proprio con il Capo dello Stato, potremo dire ai nostri cari di averli sempre tenuti nel cuore e di aver fatto il nostro dovere nell'impegno per la giustizia e la verità". Lo dice Daria Bonfietti, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime di Ustica.
"Voglio sottolineare la straordinaria importanza della presenza del Capo dello Stato al Museo per la Memoria di Ustica il luogo che, proprio grazie anche all'istallazione di Christian Boltanski, dà futuro alla Memoria delle povere vittime e della tragica vicenda. Il Museo - ricorda Bonfietti - custodisce il relitto del dc9 Itavia, ripescato dalle profondità del Tirreno, 'ricostruito' per esigenze di giustizia e poi consegnato a Bologna per la conservazione: è nei fatti una grande metafora di quanto accaduto: una verità nota nell'immediatezza, inabissata e poi lentamente fatta riemergere.

L'incontro con i parenti delle vittime
La visita, in città, del capo dello Stato è proseguita nell'atrio della stazione di Bologna, dove si trova la lapide in ricordo delle 85 persone uccise il 2 agosto 1980, nel più grave attentato terroristico avvenuto in Italia dal secondo Dopoguerra. Qui l'incontro del presidente della Repubblica con i parenti delle vittime.

Il Museo della Memoria di Ustica
Ultima tappa della giornata 'bolognese' il museo della Memoria dove sono custoditi i resti del Dc-9 ricostruiti all'interno degli spazi dell'ex magazzino Atc (Azienda trasporti consorziali).

Attorno al relitto c'è l'installazione composta da 81 luci e altrettanti specchi in memoria delle 81 vittime della strage di Ustica.

Una visita in forma privata per le due ricorrenze
La visita di Mattarella è in forma privata. Il suo arrivo in città è stato particolarmente apprezzato sia dalle associazioni dei parenti sia dai rappresentanti delle istituzioni locali, in una ricorrenza importante come i 40 anni dalle stragi del 2 agosto e di Ustica che hanno segnato per sempre la storia d'Italia e del capoluogo emiliano.

"L'incontro con il presidente della Repubblica sarà un abbraccio forte che lenisce queste profonde ferite, prima di tutto nei confronti dei familiari e dei parenti delle vittime e in generale di tutta la nostra comunità che sente ancora vivo quel dolore e continua con impegno incessante a mantenere alto il valore della memoria", aveva detto il sindaco di Bologna, Virginio Merola. 
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