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ITALIA

La polemica

Radio Maria: terremoti per colpa delle unioni civili. Vaticano: parole scandalose

Il Vaticano deplora Radio Maria, offensiva e scandalosa. Monsignor Becciu: terremotati ci perdonino, a loro solidarietà del Papa: Ma padre Cavalcoli: confermo quello che ho detto, ripassino il catechismo

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Attraverso i microfoni di Radio Maria, uno speaker ci illumina sul senso teologico dei terremoti che hanno colpito l'Italia centrale. E' il 30 ottobre, il giorno dopo l'ultimo devastante sisma. "Questi disastri sono conseguenza del peccato originale, si possono considerare come un castigo divino- dice. "Si ha l'impressione che le offese che si recano alla legge divina, pensate alla dignità della famiglia, del matrimonio, alla stessa dignità dell'unione sessuale...viene da pensare che siamo proprio...chiamiamolo castigo divino, ma inteso come un richiamo per ritrovare i principi della legge naturale". Tradotto: è colpa delle unioni civili e delle coppie gay.

Una interpretazione teologica che ricorda tanto quella tesi a dir poco imbarazzante, sostenuta tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90, in base alla quale l'Aids era la vendetta di Dio contro gli omosessuali. Di questi tempi, l'arma è il terremoto: case, chiese, edifici pubblici distrutti, un patrimonio artistico spazzato via per colpa di coppie gay e lesbiche riconosciute dalla legge Cirinnà. 

Nel febbraio scorso, il direttore di Radio Maria, Padre Fanzaga, augurò la morte alla senatrice Monica Cirinnà: "Brinda a Prosecco, eh eh, alla vittoria. Signora, arriverà anche il funerale".

La direzione di Radio Maria ha successivamente precisato che le espressioni riportate sono di un conduttore esterno e non rispecchiano il pensiero dell'emittente al riguardo.

Monsignor Becciu: terremotati ci perdonino, a loro solidarietà del Papa
Il Vaticano condanna le affermazioni andate in onda su Radio Maria riguardo al terremoto come "castigo divino" dopo le unioni civili. "Sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede", deplora monsignor Angelo Becciu, sostituto alla Segreteria di Stato, interpellato dall'ANSA. Becciu ha spiegato che si tratta di affermazioni "datate al periodo precristiano e non rispondono alla teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da Cristo". "I terremotati ci perdonino, a loro solidarietà del Papa".

"Cristo - ha aggiunto monsignor Becciu - ci ha rivelato il volto di Dio amore non di un Dio capriccioso e vendicativo. Questa - spiega - è una visione pagana, non cristiana".  "Chi evoca il castigo divino ai microfoni di Radio Maria - afferma ancora monsignor Becciu - offende lo stesso nome della Madonna che dai credenti è vista come la madre misericordiosa che si china sui figli piangenti e terge le loro lacrime soprattutto in momenti terribili come quelli del terremoto".
 
"Radio Maria - aggiunge il prelato, tra i più stretti collaboratori del Papa - deve correggere i toni del suo linguaggio e conformarsi di più al vangelo e al messaggio della misericordia e della solidarietà propugnato con passione da Papa Francesco specie nell'anno giubilare. Non possiamo non chiedere perdono ai nostri fratelli colpiti dalla tragedia del terremoto per essere stati additati come vittime dell'ira di Dio. Sappiano invece che hanno la simpatia, la solidarietà e il sostegno del Papa, della Chiesa, di chi ha un briciolo di cuore".

La controreplica: "Ripassino il catechismo"
Padre Giovanni Cavalcoli, a La Zanzara su Radio 24 non si è scusato per le frasi sul terremoto da lui dette a Radio Maria il 30 ottobre: "Confermo tutto, terremoti provocati da peccati dell'uomo come le unioni civili". "Il Vaticano? Si ripassino il catechismo", ha aggiunto.

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