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POLITICA

Senato

Raggi in audizione su Roma 2024: Il motivo del no? I costi, non la corruzione

'Mi tiro indietro, sono da 20 giorni sulla graticola' e 'lascio per il clima che c'è all'interno del partito che dovrebbe sostenere la Giunta di Roma'. Salvatore Tutino, indicato come candidato all'assessorato al Bilancio del Comune, spiega: 'Ci sono fatti legati a beghe politiche, tutti sono in grado di parlare e di sostenere falsità'. Il sindaco, dal canto suo, dice che 'il nome arriverà presto'. E passa al contrattacco sul no ai giochi: 'Roma è la capitale, spero che nessuno voglia fare di questa scelta un ricatto dicendo se non ti candidi ai giochi ti tolgo i soldi che ti avevo promesso'.

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"Non c'è alcun tipo di sostenibilità per questi eventi". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi in audizione in commissione Beni culturali al Senato motiva il No ai Giochi olimpici a Roma. In base agli studi fatti già quando il M5S era all'opposizione in Campidoglio "evidenze storiche ci dimostrano come gli investimenti che tanto il Cio quanto i governi quanto le città dovevano sostenere per ospitare le Olimpiadi non erano mai ripagati dai ricavi ne contribuivano ad avere un legato futuro a beneficio della città", aggiunge.

"Ricordo tante opere incompiute, quelle di Atene, le piste dei Giochi invernali di Bocah Cesana che sono ruderi veri e propri, ma anche le strutture per i mondiali di nuoto a Roma, mai state aperte eppure costruite con impiego di soldi pubblici. Ricordiamo le vele di Calatrava e oggi se solo qualcuno ipotizzasse il loro smantellamento questo costerebbe più del progetto" di realizzazione, spiega Raggi puntualizzando come "la nostra posizione è sempre stata molto chiara. Il 25 giugno 2015 ci fu la presentazione del Cio e della candidatura e noi 4 consiglieri M5S votammo contro".

"In questi ultimi giorni si prova ad accostare il no (alla candidatura Olimpica, ndr) a una presunta accusa di corruzione. La corruzione a Roma è certificata dalle indagini di Mafia Capitale. Questo non è minimamente un tema preso in considerazione, altrimenti dovremmo dire 'chiudiamo Roma'. Noi dovremo estirpare la corruzione con l'aiuto dell'Anac" ma sul fronte olimpico "alla luce delle evidenze dei costi Roma non può permettersi di indebitarsi ulteriormente. Abbiamo un debito che nel 2008 ammontava a 2 miliardi". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi in commissione sport del Senato.

"C'è una sanità che va verso la progressiva privatizzazione, si va verso la privatizzazione dei servizi essenziali e dovremmo indebitarci per ospitare una grande manifestazione di cui però beneficeranno pochi? Avremmo continuato a togliere soldi per servizi essenziali. Sarebbe stato da irresponsabile dire di sì".

"Il sindaco della città di Roma è anche sindaco della città metropolitana. Noi quest'anno abbiamo chiuso benino, dall'anno prossimo noi probabilmente inizieremo a chiudere il bilancio in rosso perché in pratica le entrate della città metropolitana sono costitute per lo più da tasse di circolazione, proprietà automobilistica, questo genere di tasse. Circa il 50-60% di esse, delle entrate della Città metropolitana devono essere retrocesse allo Stato. Dall'anno prossimo noi non avremo i soldi neanche per ripagare i costi della struttura. Dovremo iniziare ad indebitarci con le banche per riuscire a sostenere i costi del funzionamento della città metropolitana stessa. Figuriamoci poter erogare servizi: la manutenzione di scuole e strade provinciali. Con quali soldi noi eroghiamo questi servizi?".

"Ci sarà adesso una mozione che sarà presentata dai consiglieri M5S e sarà votata da tutti i consiglieri. Se dovesse passare come io ritengo avendo la maggioranza e un gruppo compatto, l'amministrazione porrà in essere gli atti necessari uguali e contrari a quelli di Marino per ritirare la candidatura di Roma". 

"Tutino era tra le persone che abbiamo visto, tra i possibili candidati. A breve avrete un nome". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi a margine della commissione sport del Senato, torna sulla rinuncia di Salvatore Tutino a ricoprire l'incarico di assessore capitolino al bilancio. 

"Chiederemo al governo di impegnare i fondi che erano destinati alle Olimpiadi comunque, perché le carenze che abbiamo nelle infrastrutture sono quotidiane e non devono accendersi solo per le Olimpiadi. Lo chiederemo
formalmente. Anche perché Roma vivrà a dispetto delle Olimpiadi. Sicuramente avremo un'interlocuzione con il governo per spostare questi fondi da un evento al quotidiano". 

"Roma è comunque la città capitale di Italia, io spero che nessuno voglia fare di questa scelta un ricatto politico ed economico dicendo 'se non ti candidi ai giochi ti tolgo pure quei soldi che ti avevo promesso'. Roma continua a essere la Capitale di Italia, con o senza giochi".

"Stiamo avviando un'attività di riduzione degli sprechi. Roma ha un tesoretto di oltre un miliardo di mancati incassi e sprechi che deve essere intaccato. Parte di queste risorse può essere utilizzato proprio per riqualificare l'esistente (gli impianti sportivi esistenti, ndr). L'amministrazione deve fare il suo: devono essere riadeguate le tariffe, in alcuni casi sono talmente basse da non consentire neanche ai concessionari la pianificazione". 

Consulenza Asl, gip Roma archivia inchiesta su Raggi
Su richiesta della procura di Roma, il gip Nicola Di Grazia ha archiviato l'inchiesta che vedeva la sindaca Virginia Raggi indagata per falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta omessa dichiarazione di incarichi e compensi, quando era consigliera comunale, relativi ad una consulenza svolta presso la Asl di Civitavecchia. Il procuratore aggiunto Paolo Ielo ed il sostituto Francesco Dall'Olio, titolari degli accertamenti, avevano motivato la richiesta di archiviazione sostenendo che esisteva un obbligo di dichiarazione, ma che le giustificazioni fornite dalla Raggi, anche alla luce della contraddittorietà della modulistica da utilizzare per tali dichiarazioni, sono da considerare plausibili. Il fascicolo era stato aperto nello scorso giugno sulla base di un esposto presentato, alla vigilia del ballottaggio per
l'elezione del sindaco di Roma, dall'Associazione nazionale liberta' e progresso (Anlep). I presunti illeciti citati riguardavano la presunta omissione di dichiarazione di incarichi e compensi da parte della Raggi per attività professionale svolta in favore della Asl di Civitavecchia nel periodo in cui riceveva l'incarico di consigliere presso l'assemblea Capitolina di Roma Capitale.
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