Regionali Abruzzo: chiusa la campagna elettorale, domenica il voto

09 febbraio 2019Chiusa ieri la campagna elettorale in Abruzzo. Domenica 10 febbraio, gli elettori sono chiamati alle urne per rinnovare il Consiglio regionale e scegliere il nuovo presidente della Regione. Si tratta di elezioni anticipate convocate a seguito delle dimissioni del presidente Luciano D'Alfonso che il 4 marzo dello scorso anno è stato eletto al Senato, in quota Pd.

I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 per 1.211.204 elettori, di cui 591.635 di sesso maschile e 619.569 di sesso femminile, distribuiti sulle 1.633 sezioni istituite nei 305 comuni dell’Abruzzo. Voteranno per la prima volta, al compimento del 18° anno di età, circa 11.730 elettori. I votanti dovranno presentarsi ai seggi muniti di tessera elettorale (che sarà possibile richiedere o rinnovare fino al giorno stesso delle elezioni) e un documento di identità valido.

Il sistema elettorale
Il sistema elettorale in Abruzzo è di tipo proporzionale, con soglia di sbarramento del 4% per liste non in coalizione e del 2% per quelle inserite all’interno di una coalizione. Non c'è ballottaggio, pertanto sarà eletto presidente il candidato che al termine dello spoglio avrà ottenuto un voto in più degli altri. Previsto il premio di maggioranza: alla lista o alla coalizione che appoggia il presidente eletto sarà garantito un numero minimo di 17 seggi. Ma la lista che sostiene il vincitore non può essere superiore ai 19 seggi.

In merito alle modalità di votazione non è previsto il voto disgiunto. Dunque non si può scegliere una lista non collegata al candidato presidente per cui è stata espressa la propria preferenza. Da sottolineare nello specifico che gli elettori hanno la possibilità di votare per un candidato presidente e tracciando un solo segno sulla scheda in corrispondenza del nome del candidato presidente, il proprio voto non si estende alle liste a quest'ultimo collegate. Di contro, l'elettore può tracciare un segno su una delle liste collegate ad un candidato e in questo caso il voto si estende anche all'aspirante governatore. Se però si segnano più liste collegate allo stesso candidato il voto andrà solo a quest'ultimo. C'è inoltre la possibilità di esprimere fino a due preferenze per i candidati consiglieri: in questo caso bisogna tracciare un segno sulla lista di appartenenza. Quindi oltre al segno sulla lista andrà scritto anche nome e cognome oppure accanto al simbolo della lista solo il cognome. Se invece si vogliono esprimere due preferenze queste devono riguardare solo i candidati di una stessa lista ma di sesso diverso. Il voto viene invece dichiarato nullo se se si esprimono due preferenze per candidati di due liste diverse.

I candidati
Sono quattro i candidati alla carica di governatore: Marco Marsilio, sostenuto dalle liste di Lega Salvini Abruzzo, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Azione Politica e Unione di Centro-Dc-Idea; Giovanni Legnini, appoggiato da Pd, Abruzzo in Comune, Centristi per l'Europa-Solidali e Popolari per Legnini, Progressisti con Legnini-Sinistra Abruzzo-Leu, Avanti Abruzzo-Italia dei Valori, Abruzzo Insieme-Abruzzo Futuro, Legnini Presidente, +Abruzzo-Centro Democratico; Sara Marcozzi, sostenuta da M5S; Stefano Flajani di CasaPound Italia.
 
Nella giornata di domenica - è quanto ha reso noto il Viminale - si provvederà alla acquisizione telematica e alla diffusione su internet dell’affluenza alle urne (ore 12, 19 e 23). Nel corso della notte, invece, verranno diffusi, man mano che perverranno, i risultati ufficiosi dello scrutinio. La proclamazione degli eletti sarà effettuata dalla competente Corte di appello.

La divisione dei seggi 
La circoscrizione di Chieti elegge otto consiglieri, mentre quelle di Pescara, L'Aquila e Teramo sette ciascuna. Entrano di diritto nel Consiglio regionale il presidente della Giunta ed il candidato presidente arrivato secondo.

I precedenti
Nelle precedenti elezioni, svoltesi il 25 maggio 2014, vinse il centrosinistra, guidato da Luciano D'Alfonso (Pd), con il 46,26% e 18 seggi, davanti al centrodestra di Giovanni Chiodi (Fi, presidente uscente) con il 29,26% e 7 seggi, e a Sara Marcozzi (M5s) con il 21,41% e 6 seggi.

Le altre regionali del 2019
L'Abruzzo è la prima delle sei regioni che quest'anno sono chiamate al voto: sarà poi la volta di Sardegna (24 febbraio), Basilicata (24 marzo), Piemonte (26 maggio, stesso giorno delle elezioni per l'Europarlamento), Calabria ed Emilia Romagna (tra novembre e dicembre).