POLITICA
Conferenza stampa del leader leghista
Regionali, Salvini: "Se vinciamo in regioni rosse Renzi si dimetta"
Il segretario fa il punto sulle prossime elezioni. "Nessun dubbio sulla vittoria di Zaia", la Lega cerca di vincere anche in altre due regioni.
"La Lega è ai massimi storici secondo i sondaggi, gli iscritti raddoppiano" e il segretario Matteo Salvini non nasconde il suo ottimismo in vista delle prossime elezioni regionali. Veneto, Liguria e Toscana sono gli obiettivi del leader del Carroccio.
Salvini contesta poi l'election day il 31 maggio: "Una data demenziale perché cade nel bel mezzo di un ponte. E' una scelta della sinistra che ha paura e vuole far andare a votare meno gente possibile". Comunque, continua Salvini, "credo che la gente un quarto d'ora per scegliere il suo futuro lo troverà". Nessun rancore e "tanti auguri" invece nei confronti di Flavio Tosi, uscito dalla Lega, mentre è molto critico nei confronti di Beppe Grillo quando, durante la conferenza stampa a Milano, gli viene riportato che sul blog il comico genovese ha scritto che 'il cancro leghista infesta il sistema sanitario lombardo da decenni'. "Un poverino" la risposta di Salvini, perché "a conoscenza del fatto che molti del Movimento 5 stelle sono interessati a iniziare un percorso con la Lega. Lasciamo i paroloni e gli insulti a Grillo e noi andiamo avanti per la nostra strada".
Sullo sfondo resta la sfida con il presidente del Consiglio, tanto che Salvini ipotizza le dimissioni di Renzi "se vinciamo in qualunque delle Regioni super rosse". Infine una battuta sulla visita di Renzi in visita ai contieri dell'Expo. "Milano ce la deve, è un'occasione per tutti. Milano - ha ribadito Salvini - ce la deve fare nonostante l'indifferenza e il menefreghismo del governo".
Salvini contesta poi l'election day il 31 maggio: "Una data demenziale perché cade nel bel mezzo di un ponte. E' una scelta della sinistra che ha paura e vuole far andare a votare meno gente possibile". Comunque, continua Salvini, "credo che la gente un quarto d'ora per scegliere il suo futuro lo troverà". Nessun rancore e "tanti auguri" invece nei confronti di Flavio Tosi, uscito dalla Lega, mentre è molto critico nei confronti di Beppe Grillo quando, durante la conferenza stampa a Milano, gli viene riportato che sul blog il comico genovese ha scritto che 'il cancro leghista infesta il sistema sanitario lombardo da decenni'. "Un poverino" la risposta di Salvini, perché "a conoscenza del fatto che molti del Movimento 5 stelle sono interessati a iniziare un percorso con la Lega. Lasciamo i paroloni e gli insulti a Grillo e noi andiamo avanti per la nostra strada".
Sullo sfondo resta la sfida con il presidente del Consiglio, tanto che Salvini ipotizza le dimissioni di Renzi "se vinciamo in qualunque delle Regioni super rosse". Infine una battuta sulla visita di Renzi in visita ai contieri dell'Expo. "Milano ce la deve, è un'occasione per tutti. Milano - ha ribadito Salvini - ce la deve fare nonostante l'indifferenza e il menefreghismo del governo".