POLITICA
L'intervista a Porta a Porta
Renzi: "Alfano non vuole la verifica". "L'Italicum resta così"
Al termine di una lunga giornata (con l'insediamento del Capo dello Stato e la visita del premier greco Tsipras), il presidente del Consiglio ribadisce l'intenzione di "andare avanti con l'agenda di governo e con le riforme". Il governo "porrà la fiducia sul Dl Banche". Poi l'annuncio: "Riforma della Rai, questione di settimane"
Roma
"Non ci sarà alcun rimpasto, Alfano non vuole la verifica, andremo avanti fino al 2018". Intervistato da Bruno Vespa, Matteo Renzi sì dice pronto a proseguire con l'agenda di governo - il programma dei mille giorni - con prospettiva la fine della legislatura.
"Non so se Berlusconi la voterà, spero di sì. Nel Pd si è discusso alle primarie, si è discusso in direzione, si è discusso alla Camera e al Senato, ora questa partita viene chiusa". Il premier Matteo Renzi mette così la parola fine alla partita Italicum. Il testo, modificato al Senato, attende il rush finale alla Camera.
E sulle riforme, l'avvertimento a Forza Italia è chiaro: "FI si sfila dalle riforme?Sarebbe un elemento di dispiacere, ma le riforme si farebbero lo stesso, perché i numeri ci sono lo stesso".
Pil, "Irrealistica crescita al 2%, col l'1%, 8 miliardi in più da spendere"
"La previsione di Confindustria di una crescita del Pil fino ad arrivare quest'anno al 2% mi sembra irrealistica" ma "se fosse l'1%, avremmo 8 miliardi in più da spendere". Matteo Renzi ricorda inoltre che "le previsioni del Def attestano la crescita del Pil di +0,5%".
Il Dl banche: "Toglierle di mano ai signorotti locali"
Linea chiara e definita anche su altri provvedimenti: "Bisogna togliere le banche di mano ai signorotti locali. Ai soliti noti. Sono pronto a mettere la fiducia" sul Dl banche, annuncia il premier. Un disegno di legge che - sottolinea Renzi - "dota il sistema creditizio di regole di spessore internazionale, per cui, Non facciamo scherzi".
E su questo punto, un chiaro avvertimento: "se qualcuno ha speculato dopo il decreto del governo sulle banche popolari, la Consob indaghi e chi ha fatto il furbo
paghi".
Delega fiscale, "Salva Berlusconi è leggenda metropolitana"
La norma "salva-Berlusconi" è una "leggenda metropolitana", il principio è quello di escludere dal penale le infrazioni marginali rispetto al totale del fatturato, "Berlusconi non c'entra niente". Con queste parole il presidente del Consiglio torna sul ritiro di una norma della delega fiscale che rimodulava le soglie di evasione fiscale. Per quanto riguarda la sanzione accessoria della legge Severino sulla inelegibilità, Renzi ribadisce: "noi abbiamo detto che la Severino non la tocchiamo". Infine, una battuta sull'ex cavaliere: "Silvio Berlusconi termina la sua pena l'8 marzo, lui è un appassionato della materia".
"Se Letta fosse stato sereno, sarebbe rimasto a Palazzo Chigi"
Il premier torna anche sulla propria ascesa a Palazzo Chigi. "Quello nei confronti di Enrico Letta "non è stato in alcun modo un tradimento di un patto. Se fosse stato sereno, sarebbe rimasto lui il presidente del Consiglio". "Io avevo detto a Letta - aggiunge Renzi - si va avanti fino al 2018" poi "loro hanno bloccato l'azione di
governo perché puntavano ad arrivare al voto nel 2015".
"Riforma della Rai, questione di settimane"
La riforma della Rai? "Si fa adesso, questione di settimane. Ragionevolmente con il bilancio", annuncia Matteo Renzi.
"Non so se Berlusconi la voterà, spero di sì. Nel Pd si è discusso alle primarie, si è discusso in direzione, si è discusso alla Camera e al Senato, ora questa partita viene chiusa". Il premier Matteo Renzi mette così la parola fine alla partita Italicum. Il testo, modificato al Senato, attende il rush finale alla Camera.
E sulle riforme, l'avvertimento a Forza Italia è chiaro: "FI si sfila dalle riforme?Sarebbe un elemento di dispiacere, ma le riforme si farebbero lo stesso, perché i numeri ci sono lo stesso".
Pil, "Irrealistica crescita al 2%, col l'1%, 8 miliardi in più da spendere"
"La previsione di Confindustria di una crescita del Pil fino ad arrivare quest'anno al 2% mi sembra irrealistica" ma "se fosse l'1%, avremmo 8 miliardi in più da spendere". Matteo Renzi ricorda inoltre che "le previsioni del Def attestano la crescita del Pil di +0,5%".
Il Dl banche: "Toglierle di mano ai signorotti locali"
Linea chiara e definita anche su altri provvedimenti: "Bisogna togliere le banche di mano ai signorotti locali. Ai soliti noti. Sono pronto a mettere la fiducia" sul Dl banche, annuncia il premier. Un disegno di legge che - sottolinea Renzi - "dota il sistema creditizio di regole di spessore internazionale, per cui, Non facciamo scherzi".
E su questo punto, un chiaro avvertimento: "se qualcuno ha speculato dopo il decreto del governo sulle banche popolari, la Consob indaghi e chi ha fatto il furbo
paghi".
Delega fiscale, "Salva Berlusconi è leggenda metropolitana"
La norma "salva-Berlusconi" è una "leggenda metropolitana", il principio è quello di escludere dal penale le infrazioni marginali rispetto al totale del fatturato, "Berlusconi non c'entra niente". Con queste parole il presidente del Consiglio torna sul ritiro di una norma della delega fiscale che rimodulava le soglie di evasione fiscale. Per quanto riguarda la sanzione accessoria della legge Severino sulla inelegibilità, Renzi ribadisce: "noi abbiamo detto che la Severino non la tocchiamo". Infine, una battuta sull'ex cavaliere: "Silvio Berlusconi termina la sua pena l'8 marzo, lui è un appassionato della materia".
"Se Letta fosse stato sereno, sarebbe rimasto a Palazzo Chigi"
Il premier torna anche sulla propria ascesa a Palazzo Chigi. "Quello nei confronti di Enrico Letta "non è stato in alcun modo un tradimento di un patto. Se fosse stato sereno, sarebbe rimasto lui il presidente del Consiglio". "Io avevo detto a Letta - aggiunge Renzi - si va avanti fino al 2018" poi "loro hanno bloccato l'azione di
governo perché puntavano ad arrivare al voto nel 2015".
"Riforma della Rai, questione di settimane"
La riforma della Rai? "Si fa adesso, questione di settimane. Ragionevolmente con il bilancio", annuncia Matteo Renzi.