ITALIA
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Renzi: "Il governo non tratta con i sindacati sulla legge di stabilità"
Il presidente del Consiglio risponde ai sindacati: "A ognuno il suo mestiere: i sindacati trattano con gli imprenditori, il governo non deve chiedere il permesso a loro". Renzi salvaguarda il diritto allo sciopero, si scaglia contro la corruzione, "vero problema dell'Italia", e contro il potere di veto dei piccoli raggruppamenti
"Le leggi il Governo non le scrive con il sindacato"
E a due giorni dalla manifestazione targata Confederazione Generale Italiana del Lavoro - che a Roma ha raccolto un milione di persone- il premier è chiaro: "Se i sindacalisti vogliono trattare si facciano eleggere, ce ne sono già, si troverebbero a loro agio".
"Nessuno può trattare sulla legge di stabilità"
"Trattare cosa? La cosa veramente surreale è che il segretario della Cgil Camusso dica che in un incontro si debba trattare. Nessuno può trattare sulla legge di stabilità. Sulla legge di stabilità si tratta in Parlamento". Così replica il presidente del Consiglio alle parole dette da Susanna Camusso al termine dell'incontro ministri-sindacati sulla legge di stabilità.
Sciopero, riforme e corruzione
"Il contenzioso con l'Europa è chiuso?", incalza Lilli Gruber. "Credo di sì", risponde il premier che dopo gli stress test di ieri si dice "convinto che Mps e Carige troveranno le risposte da dare".
Poi parla del diritto allo sciopero, da salvaguardare, si scaglia contro la corruzione, "vero problema dell'Italia", e contro il potere di veto dei piccoli raggruppamenti che "ha distrutto il Paese, bloccando la possibilità di fare le riforme".
Occupazione
Parla di posti di lavoro. "Da febbraio a oggi siamo cresciuti di 80mila posti, ma per recuperare un milione ci vuole tempo". E quanto al milione dice: "Non ho mai fatto promesse su posti di lavoro, ma se lo dice Padoan mi fido".