ITALIA
Il Presidente del Consiglio nel question time alla Camera
Renzi: "L'Italia è fuori dalle sabbie mobili, missione compiuta. Non stiamo tagliando sulla sanità"
"Prima fase aveva come scopo portare l'Italia fuori dalle sabbie mobili e ora possiamo dire: missione compiuta". Così Matteo Renzi al question time alla Camera. "Ciò che il governo sta facendo - ha aggiunto - è non solo industria 4.0, ma anche le parti collegate: banda larga, competenza per applicare alternanza scuola-lavoro, canalizzazione delle risorse". Parlando di sanità ha garantito che "questo Paese non sta tagliando e se c'è da cambiare qualcosa nel provvedimento approvato qualche settimana fa, siamo pronti a farlo"
Roma
"Nel primo anno e mezzo di governo la priorità è stata il salvataggio dell'industria manifatturiera e il lavoro per passare dal segno meno al segno più di tutti gli indicatori economici. Questa prima fase aveva come scopo portare l'Italia fuori dalle sabbie mobili e ora possiamo dire: missione compiuta". Lo ha detto Matteo Renzi alla Camera.
"Il tentativo è quello di portare nelle nostre aziende un percorso di digitalizzazione per un nuovo percorso produttivo. Sono certo che ce la faremo. Ciò che il governo sta facendo - ha aggiunto - è approccio onnicomprensivo che tenga insieme non solo industria 4.0, ma partendo da essa attuare tutte le parti collegate: banda larga, competenza per applicare alternanza scuola-lavoro, canalizzazione delle risorse".
I fondi destinati al Servizio sanitario nazionale
"Sulla sanità questo Paese non sta tagliando, poi possiamo discutere su come impiegare questi denari". Così il presidente del Consiglio ha ricordato gli stanziamenti crescenti per la sanita negli ultimi anni: "Nel 2002 erano 75 i miliardi di euro destinati al Ssn, quest'anno 110 l'anno prossimo 111. E' l'unico settore dove c'è stato un aumento del 40% rispetto al 2002". Perché "che si debba investire nella Sanità, ha specificato, è un dato oggettivo perché la gente invecchia e come avrebbe detto il buon Woody Allen è sempre meglio dell'alternativa. Non ci sono tagli nella sanità ma dobbiamo dare un messaggio di tranquillità e se c'è da cambiare qualcosa nel provvedimento approvato qualche settimana fa, siamo pronti a farlo, anche perché non dobbiamo dare l'impressione ai cittadini che si tagliano le cure. Dunque disponibilità totale a ragionare, discutere e confrontarsi".
Spesa sociale, reddito di cittadinanza, flotta aerei di Stato e spesa a palazzo Chigi
Rispondendo a un'interrogazione del Movimento 5 Stelle Renzi ha aggiunto: "Posso rispondere per la legge di stabilità del 2015 e per quelle che verranno, se il Parlamento continuerà a darci la fiducia: su tutti i capitoli di spesa sociale ci sarà un aumento di ogni tipo di intervento". Sul reddito di cittadinanza ha replicato, sempre al Movimento cinque stelle, sostenendo che "Il nostro dovere è innanzitutto creare lavoro. Ma ci impegniamo ad introdurre nella legge di stabilità una misura contro la povertà, in particolare quella infantile. Spero che su questo potremo lavorare insieme". "Credo , ha spiegato il premier, che sia maturo il tempo di una misura sulla povertà, ma che non sia giusto parlare di reddito di cittadinanza, non è un reddito che può essere definito tale se non riguarda tutti i cittadini".
Nella replica alle critiche per il rinnovo della flotta di aerei di Stato: "Quando verrà ufficializzato l'intervento sulla flotta e sugli aerei vedremo che questo costituisce un risparmio. Anche su questo sarete smentiti dalla realtà, che è più forte di ogni tipo di demagogia".
Sempre al M5S ha risposto che "Un aumento di spesa a palazzo Chigi? E' falso e tecnicamente smentibile. L'aumento di spesa nel 2015 è legato al fatto che siamo passati da 15 milioni di euro a 60 milioni di euro per il pagamento dei contenziosi legati alle borse di studio dei medici specializzandi. Sulle spese correnti c'è una diminuzione di 3 milioni di euro"."Le auto blu in dotazione alla presidenza del Consiglio sono ridotte a 15" e la spesa che "era di 840 mila euro, ora è di 230 mila: ancora troppi soldi".
L'immigrazione
Sul tema dell'immigrazione il Presidente del Consiglio ha risposto ad una interrogazione della Lega nord, "noi stiamo gestendo una crisi epocale, senza rincorrere gli spot. Altri sono stati capaci di dire 'a casa tutti' e poi 'li ospitero' nel mio bilocale'. Sicuramente bisogna fare sforzi per identificare le persone, sicuramente ma quando siamo in presenza di un immigrato che rischia la vita, non ci preoccupiamo se è un migrante economico o un rifugiato, prima lo salviamo e poi ci congratuliamo con chi lo salva" e continuando a rispondere alla deputata della Lega, Barbata
Saltamartini, ha aggiunto "Il mondo che sta cambiando non può basarsi su dati falsi: non ci sono i numeri di cui parlate, un milione di persone non stanno arrivando in Italia. In Italia sono arrivate 170 mila persone lo scorso anno, mentre in un Paese come la Giordania che ha 4 milioni di abitanti è arrivato 1,4 mln di profughi. Dite i numeri veri alle persone".
Clausole di flessibilità e Fiscal compact
Rispondendo ad un'interrogazione sulle clausole di flessibilità Ue presentata da Renato Brunetta, Renzi ha detto "Mentre qualcuno ha votato il fiscal compact nella legislatura precedente, compreso lei, qualcun altro ha fatto votare la flessibilità. Non è sufficiente? Spero che sia sufficiente a far ripartire l'Italia". Poi ironicamente ha aggiunto "Siamo ansiosi di conoscere quali siano le clausole approvate dal governo Berlusconi nel fiscal compact. Io ricordo le clausole sugli immigrati, del '97 o del '99, non ricordo se era il governo Prodi o D'Alema. Ma se ce ne sono altre, prima ce le dicono e prima le usiamo. Non abbiamo problemi di copyright".
Italia sorpresa dell'Europa e del mondo, Tasi, Ires e ISEE
In merito alla ripresa economica ha sostenuto che "accanto alle singole misure che discuteremo con molto cuore e cervello, la priorità è restituire fiducia a italiani. Se finalmente il consumatore italiano torna a avere fiducia non solo avremo la ripresa dei consumi, ma un rilancio dell'economia per cui l'Italia potrà essere la sorpresa dell'Europa e del mondo" e sull'eliminazione della tassa sulla prima casa, dopo le polemiche dei giorni scorsi con l'UE, il Presidente del consiglio ha ribadito la risposta secca pronunciata a New York "Dopo 20 anni di balletto a cui ha contribuito anche la politica, 'tolgo, rimetto, rimetto solo per alcuni', si elimina la Tasi sulla prima casa per tutti e per sempre. L'Ue faccia ciò che deve fare e noi facciamo quello che dobbiamo fare noi".
Sulla riduzione delle tasse ha anticipato che "nel 2017 ci sarà la riduzione dell'Ires e già in questa legge di stabilità indicheremo il livello di riduzione" aggiungendo che l'obiettivo è "arrivare a un livello inferiore sia alla Germania, che alla Francia e alla Spagna".
Il sistema di determinazione dell'ISEE? "Sicuramente siamo pronti ad una verifica, a discutere se qualcosa non funziona" ma, ha aggiunto Renzi, secondo i "dati a disposizione c'è soddisfazione da parte degli utenti" per i nuovi criteri di dichiarazione: "l'80% è più favorevole o 11,7% indifferente".
"Il tentativo è quello di portare nelle nostre aziende un percorso di digitalizzazione per un nuovo percorso produttivo. Sono certo che ce la faremo. Ciò che il governo sta facendo - ha aggiunto - è approccio onnicomprensivo che tenga insieme non solo industria 4.0, ma partendo da essa attuare tutte le parti collegate: banda larga, competenza per applicare alternanza scuola-lavoro, canalizzazione delle risorse".
I fondi destinati al Servizio sanitario nazionale
"Sulla sanità questo Paese non sta tagliando, poi possiamo discutere su come impiegare questi denari". Così il presidente del Consiglio ha ricordato gli stanziamenti crescenti per la sanita negli ultimi anni: "Nel 2002 erano 75 i miliardi di euro destinati al Ssn, quest'anno 110 l'anno prossimo 111. E' l'unico settore dove c'è stato un aumento del 40% rispetto al 2002". Perché "che si debba investire nella Sanità, ha specificato, è un dato oggettivo perché la gente invecchia e come avrebbe detto il buon Woody Allen è sempre meglio dell'alternativa. Non ci sono tagli nella sanità ma dobbiamo dare un messaggio di tranquillità e se c'è da cambiare qualcosa nel provvedimento approvato qualche settimana fa, siamo pronti a farlo, anche perché non dobbiamo dare l'impressione ai cittadini che si tagliano le cure. Dunque disponibilità totale a ragionare, discutere e confrontarsi".
Spesa sociale, reddito di cittadinanza, flotta aerei di Stato e spesa a palazzo Chigi
Rispondendo a un'interrogazione del Movimento 5 Stelle Renzi ha aggiunto: "Posso rispondere per la legge di stabilità del 2015 e per quelle che verranno, se il Parlamento continuerà a darci la fiducia: su tutti i capitoli di spesa sociale ci sarà un aumento di ogni tipo di intervento". Sul reddito di cittadinanza ha replicato, sempre al Movimento cinque stelle, sostenendo che "Il nostro dovere è innanzitutto creare lavoro. Ma ci impegniamo ad introdurre nella legge di stabilità una misura contro la povertà, in particolare quella infantile. Spero che su questo potremo lavorare insieme". "Credo , ha spiegato il premier, che sia maturo il tempo di una misura sulla povertà, ma che non sia giusto parlare di reddito di cittadinanza, non è un reddito che può essere definito tale se non riguarda tutti i cittadini".
Nella replica alle critiche per il rinnovo della flotta di aerei di Stato: "Quando verrà ufficializzato l'intervento sulla flotta e sugli aerei vedremo che questo costituisce un risparmio. Anche su questo sarete smentiti dalla realtà, che è più forte di ogni tipo di demagogia".
Sempre al M5S ha risposto che "Un aumento di spesa a palazzo Chigi? E' falso e tecnicamente smentibile. L'aumento di spesa nel 2015 è legato al fatto che siamo passati da 15 milioni di euro a 60 milioni di euro per il pagamento dei contenziosi legati alle borse di studio dei medici specializzandi. Sulle spese correnti c'è una diminuzione di 3 milioni di euro"."Le auto blu in dotazione alla presidenza del Consiglio sono ridotte a 15" e la spesa che "era di 840 mila euro, ora è di 230 mila: ancora troppi soldi".
L'immigrazione
Sul tema dell'immigrazione il Presidente del Consiglio ha risposto ad una interrogazione della Lega nord, "noi stiamo gestendo una crisi epocale, senza rincorrere gli spot. Altri sono stati capaci di dire 'a casa tutti' e poi 'li ospitero' nel mio bilocale'. Sicuramente bisogna fare sforzi per identificare le persone, sicuramente ma quando siamo in presenza di un immigrato che rischia la vita, non ci preoccupiamo se è un migrante economico o un rifugiato, prima lo salviamo e poi ci congratuliamo con chi lo salva" e continuando a rispondere alla deputata della Lega, Barbata
Saltamartini, ha aggiunto "Il mondo che sta cambiando non può basarsi su dati falsi: non ci sono i numeri di cui parlate, un milione di persone non stanno arrivando in Italia. In Italia sono arrivate 170 mila persone lo scorso anno, mentre in un Paese come la Giordania che ha 4 milioni di abitanti è arrivato 1,4 mln di profughi. Dite i numeri veri alle persone".
Clausole di flessibilità e Fiscal compact
Rispondendo ad un'interrogazione sulle clausole di flessibilità Ue presentata da Renato Brunetta, Renzi ha detto "Mentre qualcuno ha votato il fiscal compact nella legislatura precedente, compreso lei, qualcun altro ha fatto votare la flessibilità. Non è sufficiente? Spero che sia sufficiente a far ripartire l'Italia". Poi ironicamente ha aggiunto "Siamo ansiosi di conoscere quali siano le clausole approvate dal governo Berlusconi nel fiscal compact. Io ricordo le clausole sugli immigrati, del '97 o del '99, non ricordo se era il governo Prodi o D'Alema. Ma se ce ne sono altre, prima ce le dicono e prima le usiamo. Non abbiamo problemi di copyright".
Italia sorpresa dell'Europa e del mondo, Tasi, Ires e ISEE
In merito alla ripresa economica ha sostenuto che "accanto alle singole misure che discuteremo con molto cuore e cervello, la priorità è restituire fiducia a italiani. Se finalmente il consumatore italiano torna a avere fiducia non solo avremo la ripresa dei consumi, ma un rilancio dell'economia per cui l'Italia potrà essere la sorpresa dell'Europa e del mondo" e sull'eliminazione della tassa sulla prima casa, dopo le polemiche dei giorni scorsi con l'UE, il Presidente del consiglio ha ribadito la risposta secca pronunciata a New York "Dopo 20 anni di balletto a cui ha contribuito anche la politica, 'tolgo, rimetto, rimetto solo per alcuni', si elimina la Tasi sulla prima casa per tutti e per sempre. L'Ue faccia ciò che deve fare e noi facciamo quello che dobbiamo fare noi".
Sulla riduzione delle tasse ha anticipato che "nel 2017 ci sarà la riduzione dell'Ires e già in questa legge di stabilità indicheremo il livello di riduzione" aggiungendo che l'obiettivo è "arrivare a un livello inferiore sia alla Germania, che alla Francia e alla Spagna".
Il sistema di determinazione dell'ISEE? "Sicuramente siamo pronti ad una verifica, a discutere se qualcosa non funziona" ma, ha aggiunto Renzi, secondo i "dati a disposizione c'è soddisfazione da parte degli utenti" per i nuovi criteri di dichiarazione: "l'80% è più favorevole o 11,7% indifferente".