POLITICA
"Senza Italia viva non ci sono i numeri"
Renzi: "Serve governo di coalizione, ruolo fondamentale del Pd"
"Se Zingaretti insiste a dire no a Italia viva, finisce col dare il Paese a Salvini. È questo ciò che vuole?" dice il leader di Italia Viva in una intervista al Corriere. Pd, la replica di Bettini: "Renzi inaffidabile, senza numeri deciderà il Quirinale"
Se invece Conte ottenesse 161 voti al Senato,"sarebbe un atto di chiarezza. E riconoscerei il successo parlamentare per il premier". In quel caso "da senatore continuerò a sostenere l'Italia sulle cose che condivido e votare contro le cose che non condivido". Un'eventuale astensione di Italia Viva sarà discussa "alla riunione di gruppo ma credo che sia la scelta più saggia". Renzi non teme il sostegno di alcuni dei suoi al governo: il gruppo al Senato "è super compatto. Abbiamo diciotto senatori e il loro voto martedì sarà decisivo". Se Conte si dimetterà "noi chiederemo alle consultazioni di fare presto, perché non possiamo perdere nemmeno un giorno" e "ci vuole un programma da qui al 2023".
Bettini: "Renzi inaffidabile, ha mandato tutto all'aria, senza numeri deciderà Quirinale"
Ma a replicare al leader Iv, proprio con un'intervista sullo stesso quotidiano, è l'esponente Pd, Goffredo Bettini: "È stata Italia viva a uscire dal governo sbattendo la porta, nel modo più irresponsabile e nel momento più sbagliato". E chiude a ogni apertura: "Renzi ha voluto staccare la spina, spingendo l’Italia in una crisi al buio. Ora manda segnali di apertura? Ma siamo seri: che credibilità possono avere dopo una rottura così grave, accompagnata dalla soddisfazione che egli dimostra anche in queste ore per le difficoltà nelle quali ci ha cacciato? Dispiace davvero, perché in questi mesi molti parlamentari di Iv hanno lavorato bene in un impegno comune. Renzi ha buttato tutto all’aria. Non solo per il suo carattere, ma per un disegno politico di rottura dell’alleanza tra Leu, 5 Stelle e Pd, in odio a Conte e per slabbrare i confini tra la destra e i democratici, pensando così di conquistare un maggiore spazio politico".
Poi aggiunge: "Non so cosa accadrà in Parlamento ma lì occorre andare. Per verificare se Conte ottiene la fiducia che ai sensi della costituzione non richiede quorum rafforzato ma solo che i si prevalgano. Se sì, la sola cosa politicamente opportuna e moralmente giusta è rimettersi al lavoro per affrontare l’emergenza. Se ci sono i numeri, dobbiamo affrontare la pandemia che pare indomabile in tutto il mondo. Se, invece, non si dovesse ottenere la fiducia, sarà Mattarella a indicare la strada. Per quanto riguarda il Pd: non accetteremo nessuna collaborazione con la destra sovranista, antieuropea e illiberale. Sarebbe un esito che porterebbe ulteriore confusione e precarietà".
Zingaretti, Pd lontano da derive avventuristiche
"Il Pd si colloca di nuovo lontano da egoismi, da particolarismi, ma a difesa del nostro Paese contro derive avventuristiche". Lo ha detto il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, alla direzione del partito.