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POLITICA

Intervento davanti agli studenti universitari delle Belle Arti

Renzi a Tokyo: "Terrorismo colpisce sempre più luoghi simbolo della cultura"

"I terroristi colpiscono i luoghi delle nostre identità - ha sottolineato - E' come se individuassero la cultura come il nemico e l'avversario. E' come se dicessero: 'Vorremmo farvi morire come piace a noi, ma non riuscendovi il nostro obiettivo è farvi vivere come vogliamo noi, nella paura e nell'inquietudine'. Per questo è fondamentale investire su un diverso rapporto tra cultura e politica" 

Renzi e imperatore Giappone (Ansa/Palazzo Chigi)
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Tokyo "Mi colpisce che negli ulimi mesi i simboli presi di mira dal terrorismo internazionale sono molto spesso legati a luoghi culturali". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando agli studenti dell'Università delle Belle Arti di Tokyo. "Mi riferisco ad esempio - ha proseguito - a ciò che è accaduto in Tunisia al museo Bardo, o in Kenya all'università di Garissa, o a Peshawar dov'è stata colpita una scuola, o ancora in Francia, con l'attentato nel cuore della redazione di un giornale, per arrivare agli attentati religiosi contro il mondo cristiano in Africa o le sinagoghe in Europa".

"La cultura deve essere argine alla violenza"
"E' fondamentale - ha sottolineato Renzi - investire su un diverso rapporto tra cultura e politica. La politica è lo strumento che porta un cittadino a dire che deve fare meglio del passato, ma la cultura è il luogo di argine alla violenza che viene dal mondo del terrorismo".

"Non voglio sottovalutare l'importanza dei valori economici - ha affermato - ma il nostro tempo non può limitarsi a considerare soltanto gli aspetti economici. Ce ne accorgiamo quando i nostri valori vengono messi in discussione dal terrorismo che colpisce ovunque e non lascia nessun territorio indenne da obiettivi culturali".

Ricordando i luoghi presi di mira dal terrorismo negli ultimi mesi, Renzi ha aggiunto: "I terroristi colpiscono i luoghi delle nostre identità. E' come se individuassero la cultura come il nemico e l'avversario. E' come se dicessero: 'Vorremmo farvi morire come piace a noi, ma non riuscendovi il nostro obiettivo è farvi vivere come vogliamo noi, nella paura e nell'inquietudine'. Per questo è fondamentale investire su un diverso rapporto tra cultura e politica".

L'Italia, spiega il premier, in questo vuole essere protagonista: "Nei giorni scorsi abbiamo affermato come con la leadership dell'Unesco tutti i paesi di buona volontà possono combattere contro il rischio di devastazione del patrimonio cultural e tre giorni fa a Milano 100 ministri della cultura si sono riuniti per lanciare la proposta Unesco dei caschi blu della cultura".

"Impegnarsi a far meglio di chi ci ha preceduti"
All'università delle Arti di Tokyo, il premier ha anche citato una frase di Leonardo  da Vinci per spronare gli studenti nel loro lavoro: "'Tristo è quel discepol che non sorpassa il suo maestro'. Non è semplice - ha aggiunto - cercare di fare meglio di chi ci ha preceduti, in politica in alcuni casi si può cercare di far tesoro degli errori del passato, ma nella cultura cercare di fare meglio dei grandi del passato è un'impresa quasi eroica". 

Olimpiadi: Renzi, "Possibile staffetta Tokyo-Roma come in anni '60"
Nel suo intervento, il presidente del Consiglio, ha parlato anche di Olimpiadi: "I giochi olimpici nel 1960 si sono tenuti a Roma e nel 1964 a Tokyo, nel 2020 si terranno a Tokyo e perché no nel 2024 a Roma, dato che la nostra capitale si è candidata", ha detto Renzi. Occasione della battuta, gli scambi culturali che "forse - ha osservato il capo del governo - hanno contribuito a rendere grande l'amicizia tra Italia e Giappone prima ancora che quelli economici. Possiamo ben dire - ha aggiunto- che i nostri Paesi si sono accompagnati in questo percorso, e in particolare nella ricostruzione dopo i danni della seconda guerra mondiale".

"Con Abe uniti per sviluppo non austerity ma crescita"
Parlando ancora del rapporto tra i due Stati, Renzi ha detto: "Noi e il Giappone siamo due dei cinque Paesi al mondo con un'export manifatturiera superiore ai 100 miliardi di dollari. Siamo partner e amici e non solo alleati e con il premier Shinzo Abe ci unisce un'idea di sviluppo non solo dall'austerity ma dalla crescita e dagli investimenti". Il premier spiega inoltre che il legame tra Italia e Giappone,"è anche e soprattutto condivisione di valori culturali e di una storia importante".
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