POLITICA
Al Nazareno
Pd, Renzi: "La direzione voti sull'accelerazione delle riforme"
Sull'astensionismo alle regionali in Emilia Romagna e Calabria: "Il dato è preoccupante - afferma - ma respingo la tesi che derivi dalla disaffezione al Jobs act". Rispondono gli esponenti della minoranza. Gianni Cuperlo si chiede: "Il patto del Nazareno regge?" E Fassina: "Chiarire con chi si fanno le riforme"
Rivolgendosi alla minoranza dem: "Il Pd è una comunità, a volte una comunità di diversi, ma non possiamo immiserirci con un dibattito interno, magari congressuale. Il congresso lo faremo nel 2017, nel frattempo cambiamo l'Italia".
"Non mi preoccupano sondaggi"
"Il Pd deve rivoltare l'Italia come un calzino senza preoccuparsi se possono cambiare i sondaggi - afferma Renzi - I sondaggi del Pd vanno benissimo, casomai quelli su di me meno, ma io sono qui per cambiare l'Italia non i sondaggi. Io continuerò ad andare in giro per l'Italia senza fermarmi".
Italicum prima del Colle
"La proposta di Berlusconi sul fare prima" l'elezione al Colle che la legge elettorale "è da respingere al mittente, ora dobbiamo tradurre" l'Italicum "in atto di legge non perché vogliamo andare a votare" ha ribadito il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Jobs act, "Riforma di sinistra"
"Il Jobs Act - ha aggiunto - ritengo sia la riforma più di sinistra mai fatta nel mercato del lavoro. Non posso escludere che qualcuno non sia andato a votare per il jobs act, ma dire che per questo c'è stato il crollo in Emilia-Romagna è un esercizio ambiguo".
"Attenti alla nuova destra, dialogo con parte del M5s"
Analizzare il voto, continua il presidente del Consiglio significa prendere atto "dell'avanzamento di una nuova destra e dell'arretramento di Grillo. Il Pd si conferma al 40 per cento". Ma aggiunge Renzi "deve decidere cosa fare da grande". Poi tornando a parlare dei Cinquestelle: "Oggi è possibile un percorso di coinvolgimento di quella parte" del movimento "che non ritiene più il blog come la bussola propria.
La minoranza: "Patto del Nazareno regge?"
Rispondono gli esponenti della minoranza. Gianni Cuperlo precisa che il problema sulle riforme è "sul merito" e poi si chiede: "Questo patto (il Nazareno ndr) esiste ancora, è solido scricchiola, ha bisogno di un tagliando?". Stessa domanda posta da Fassina: "Inutile discutere sui tempi delle riforme, quando non è chiaro il contesto politico". Alfredo D'attorre aggiunge che se "Berlusconi non da più le carte, allora possiamo fare qualche passo in avanti, senza il suo condizionamento". Davide Zoggia: se l'accordo "non regge non si può dire alla Direzione che si deve restare per forza dentro i parametri del patto".