POLITICA
Il premier in diretta su Raitre a "Che tempo che fa"
Renzi: il nuovo ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
In settimana la nomina e la legge sulle unioni civili
Roma
"Carlo Calenda giurerà in settimana in Quirinale" come ministro dello Sviluppo economico al posto della Guidi. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la trasmissione di Raitre, "Che tempo che fa" sottolineando l'importanza dell'esperienza da viceministro allo Sviluppo economico che aveva maturato prima che fosse inviato a Bruxelles, a guidare la delegazione italiana: "si tratta di una persona che già governava la macchina e così gli ho chiesto di tornare indietro".
Un altro appuntamento importante in agenda per la prossima settimana, che il premier ha voluto evidenziare, riguarda la legge sulle unioni civili. "Il prossimo sabato, ha detto Renzi, questo Paese avrà una legge sui diritti civili. Domani inizia l'iter alla Camera e noi mettiamo la fiducia martedì o mercoledì e il 12 la legge sarà votata" aggiungendo che "è una cosa bella per tutti e non solo per gli omosessuali".
Sui migranti, Renzi ha voluto rimarcare i nuovi punti di convergenza tra l'Italia e la Germania. Il premier ha ricordato che la cancelliera Merkel ha detto "no agli eurobond" ma "si è detta disponibile a discutere di una forma di finanziamento della cooperazione internazionale", sottolineando come l'Italia non sia più sola. "Se tu puoi creare posti di lavoro in Niger e in Etiopia - ha aggiunto - riduci il flusso di migranti ma devi mettere soldi sulla cooperazione internazionale".
L'Europa "cambia sempre un pezzettino alla volta e per me è una sofferenza fisica perché io sono un po' più di rottura: si fa così, si volta pagina. E invece in Europa, piaccia o non piaccia, bisogna fare una battaglia quotidiana. Ma un anno fa tutti dicevano che il problema era solo italiano, oggi sono tutti consapevoli che serve una strategia".
"L'Europa è una straordinaria invenzione - ha rimarcato il premier - ce l'hanno ricordato il Papa e un grandissimo Barack Obama che ha usato la retorica con forza straordinaria come solo lui sa fare. Negli ultimi anni l'Europa si è seduta, quasi rassegnata. Dopo gli attentati al Bataclan una serie di leader europei hanno detto chiudiamo le frontiere e poi si è scoperto che i terroristi sono andati a scuola con i nostri figli, sono cresciuti nelle nostre periferie". Quindi "se chiudiamo le frontiere gli attentatori restano dentro perché sono nati nelle nostre periferie. Se giochiamo sulle paure vincono loro sempre", perché "se alimenti il sentimento della paura - ha aggiunto - chi è più bravo a fabbricare mostri vince e lo vediamo in alcuni Paesi. Ma la vera scommessa è culturale: sì investire in sicurezza, ma riportare i maestri in strada, riaprire le scuole del pomeriggio come a Napoli, Palermo. Ricordare all'Europa che è la patria dell'umanesimo".
Il presidente Consiglio ha voluto dare risalto anche al nuovo corso della Rai che è sfuggito agli altri mezzi d'informazione, "perché non ne ha parlato quasi nessuno ma la scorsa settimana, per la prima volta, la Rai non ha più la pubblicità nei programmi per i bambini e su Rai Storia".
Anche i temi della giustizia, dei rapporti tra politica e magistratura sono stati affrontati durante la trasmissione condotta da Fabio Fazio. Magistrati come il membro del Csm Piergiorgio Morosini "fanno polemica contro di me? Affari loro. C'è il Csm, vedranno se è giusto quello che stanno facendo o no. Non darò mai la soddisfazione a nessuno di dire che ho criticato i magistrati. E non dirò mai che ci sono complotti, di complotti parlano al processo del lunedì..." e ha aggiunto: "Io faccio le leggi, loro devono applicarle. Facciano le interviste che vogliono, io ho da lavorare".
Alla domanda diretta sulla questione morale, il premier ha detto che il problema "nel Pd esiste. Chi la nega, nega la realtà. Siamo una comunita di 50 mila amministratori" e ci sono cose che non vanno. Parlando, quindi, delle candidature del partito ha sottolineato che "quando hai una macchina complessa come il Pd puoi dire sì, possiamo fare più e meglio ma abbiamo fatto passi in avanti", per esempio "a Platì la candidata che avrei voluto ha detto che non si è candidata dicendo 'il Pd locale non mi ha sostenuto'. Ma il dato di fatto è che quando a Ercolano ho commissariato un intero partito e ho imposto un candidato sindaco che la camorra minaccia una volta alla settimana - perché questi animali hanno del metodo - lui ha vinto contro il parere di tutti. Lui è il simbolo del Pd che riparte: certo, dobbiamo farlo tutti insieme. In alcuni casi siamo riusciti in altri meno, non sempre in una grande comunità si riesce a fare tutto".
Qualche giorno fa, Roberto Saviano aveva attaccato frontalmente il Pd, il governo, scrivendo che "nell'agenda di questo governo, il Sud è stato affrontato con promesse e proclami mentre nel mondo reale sono altre le forze che agiscono" e parlando di Renzi aveva aggiunto che "non conosce il problema, si affida al "cerchio magico". Il premier durante l'intervista con Fabio Fazio ha risposto: "Ho una grande stima, vera, di Roberto Saviano. Lo considero uno che ha pagato e sta pagando ma non mi è riuscito di convincerlo che sul Sud abbiamo cambiato passo mentre ho convinto Tim Cook di Apple e il capo di Cisco". Poi ha aggiunto: "Mi interessa cercare di convincere il gruppo dirigente che cambiamo Paese ma anche portare posti di lavoro. I preti che combattono in prima fila hanno bisogno che io apra le scuole: questa estate si può andare a scuola a Forcella, e questo è il più grande presidio di legalità".
Nell'intervista Renzi ha ribadito anche che se perderà il referendum costituzionale non solo il governo cadrà ma lui smetterà con la politica, assicurando che comunque vincerà il sì.
Infine durante la trasmissione di Raitre il presidente del Consiglio ha annunciato un progetto per restaurare i luoghi culturali "dimenticati": "Abbiamo creato l'indirizzo bellezza@governo.it e abbiamo messo da parte 150 milioni. Da qui al 31 maggio tutti i cittadini di qualsiasi colore potranno individuare la chiesetta, il teatro, il museo diffuso" da proporre per un finanziamento "e noi daremo loro i soldi dopo le elezioni (se li diamo prima siamo finiti...): li selezionerà una commissione terza, non scelta da me" e la scelta finale verrà annunciata "tra fine luglio e inizio agosto" e il 10 agosto, "prima di andare in vacanza, firmerò il decreto che dà quei soldi. Il punto chiave è tornare ad avere il senso dell'identità del Paese".
Un altro appuntamento importante in agenda per la prossima settimana, che il premier ha voluto evidenziare, riguarda la legge sulle unioni civili. "Il prossimo sabato, ha detto Renzi, questo Paese avrà una legge sui diritti civili. Domani inizia l'iter alla Camera e noi mettiamo la fiducia martedì o mercoledì e il 12 la legge sarà votata" aggiungendo che "è una cosa bella per tutti e non solo per gli omosessuali".
Sui migranti, Renzi ha voluto rimarcare i nuovi punti di convergenza tra l'Italia e la Germania. Il premier ha ricordato che la cancelliera Merkel ha detto "no agli eurobond" ma "si è detta disponibile a discutere di una forma di finanziamento della cooperazione internazionale", sottolineando come l'Italia non sia più sola. "Se tu puoi creare posti di lavoro in Niger e in Etiopia - ha aggiunto - riduci il flusso di migranti ma devi mettere soldi sulla cooperazione internazionale".
L'Europa "cambia sempre un pezzettino alla volta e per me è una sofferenza fisica perché io sono un po' più di rottura: si fa così, si volta pagina. E invece in Europa, piaccia o non piaccia, bisogna fare una battaglia quotidiana. Ma un anno fa tutti dicevano che il problema era solo italiano, oggi sono tutti consapevoli che serve una strategia".
"L'Europa è una straordinaria invenzione - ha rimarcato il premier - ce l'hanno ricordato il Papa e un grandissimo Barack Obama che ha usato la retorica con forza straordinaria come solo lui sa fare. Negli ultimi anni l'Europa si è seduta, quasi rassegnata. Dopo gli attentati al Bataclan una serie di leader europei hanno detto chiudiamo le frontiere e poi si è scoperto che i terroristi sono andati a scuola con i nostri figli, sono cresciuti nelle nostre periferie". Quindi "se chiudiamo le frontiere gli attentatori restano dentro perché sono nati nelle nostre periferie. Se giochiamo sulle paure vincono loro sempre", perché "se alimenti il sentimento della paura - ha aggiunto - chi è più bravo a fabbricare mostri vince e lo vediamo in alcuni Paesi. Ma la vera scommessa è culturale: sì investire in sicurezza, ma riportare i maestri in strada, riaprire le scuole del pomeriggio come a Napoli, Palermo. Ricordare all'Europa che è la patria dell'umanesimo".
Il presidente Consiglio ha voluto dare risalto anche al nuovo corso della Rai che è sfuggito agli altri mezzi d'informazione, "perché non ne ha parlato quasi nessuno ma la scorsa settimana, per la prima volta, la Rai non ha più la pubblicità nei programmi per i bambini e su Rai Storia".
Anche i temi della giustizia, dei rapporti tra politica e magistratura sono stati affrontati durante la trasmissione condotta da Fabio Fazio. Magistrati come il membro del Csm Piergiorgio Morosini "fanno polemica contro di me? Affari loro. C'è il Csm, vedranno se è giusto quello che stanno facendo o no. Non darò mai la soddisfazione a nessuno di dire che ho criticato i magistrati. E non dirò mai che ci sono complotti, di complotti parlano al processo del lunedì..." e ha aggiunto: "Io faccio le leggi, loro devono applicarle. Facciano le interviste che vogliono, io ho da lavorare".
Alla domanda diretta sulla questione morale, il premier ha detto che il problema "nel Pd esiste. Chi la nega, nega la realtà. Siamo una comunita di 50 mila amministratori" e ci sono cose che non vanno. Parlando, quindi, delle candidature del partito ha sottolineato che "quando hai una macchina complessa come il Pd puoi dire sì, possiamo fare più e meglio ma abbiamo fatto passi in avanti", per esempio "a Platì la candidata che avrei voluto ha detto che non si è candidata dicendo 'il Pd locale non mi ha sostenuto'. Ma il dato di fatto è che quando a Ercolano ho commissariato un intero partito e ho imposto un candidato sindaco che la camorra minaccia una volta alla settimana - perché questi animali hanno del metodo - lui ha vinto contro il parere di tutti. Lui è il simbolo del Pd che riparte: certo, dobbiamo farlo tutti insieme. In alcuni casi siamo riusciti in altri meno, non sempre in una grande comunità si riesce a fare tutto".
Qualche giorno fa, Roberto Saviano aveva attaccato frontalmente il Pd, il governo, scrivendo che "nell'agenda di questo governo, il Sud è stato affrontato con promesse e proclami mentre nel mondo reale sono altre le forze che agiscono" e parlando di Renzi aveva aggiunto che "non conosce il problema, si affida al "cerchio magico". Il premier durante l'intervista con Fabio Fazio ha risposto: "Ho una grande stima, vera, di Roberto Saviano. Lo considero uno che ha pagato e sta pagando ma non mi è riuscito di convincerlo che sul Sud abbiamo cambiato passo mentre ho convinto Tim Cook di Apple e il capo di Cisco". Poi ha aggiunto: "Mi interessa cercare di convincere il gruppo dirigente che cambiamo Paese ma anche portare posti di lavoro. I preti che combattono in prima fila hanno bisogno che io apra le scuole: questa estate si può andare a scuola a Forcella, e questo è il più grande presidio di legalità".
Nell'intervista Renzi ha ribadito anche che se perderà il referendum costituzionale non solo il governo cadrà ma lui smetterà con la politica, assicurando che comunque vincerà il sì.
Infine durante la trasmissione di Raitre il presidente del Consiglio ha annunciato un progetto per restaurare i luoghi culturali "dimenticati": "Abbiamo creato l'indirizzo bellezza@governo.it e abbiamo messo da parte 150 milioni. Da qui al 31 maggio tutti i cittadini di qualsiasi colore potranno individuare la chiesetta, il teatro, il museo diffuso" da proporre per un finanziamento "e noi daremo loro i soldi dopo le elezioni (se li diamo prima siamo finiti...): li selezionerà una commissione terza, non scelta da me" e la scelta finale verrà annunciata "tra fine luglio e inizio agosto" e il 10 agosto, "prima di andare in vacanza, firmerò il decreto che dà quei soldi. Il punto chiave è tornare ad avere il senso dell'identità del Paese".