ITALIA
Il premier e le contestazioni
Renzi contestato a Bologna: "Non mi spaventano 3 fischi, cambierò l'Italia"
Il presidente del Consiglio alla Festa dell'Unità di Bologna promette: "Avanti sulle riforme. La riforma della scuola non è prendere o lasciare. Ma se salta, addio 100mila assunzioni"
Le contestazioni
"So che ci sono persone che mi vogliono contestare sulla scuola e sono pronto a incontrare chiunque, ma libertà è rispondere con un sorriso a chi contesta e dire che non ci facciamo certo spaventare da tre fischi: abbiamo il compito di cambiare l'Italia e la cambieremo, di non mollare e non molleremo". Matteo Renzi ha risposto così alle contestazioni. "Cari democratici, prendiamoci un impegno: non ci fermeremo a cento metri dal traguardo. Taglieremo il traguardo sulla legge elettorale, le riforme, sulla necessità di dare più soldi alla scuola pubblica e lo faremo senza dare a nessuno il diritto con un fischio di bloccarci".
Sulla scuola
Sulla riforma della scuola il governo è disposto a "discutere con tutti ma non consentiremo a nessuno di negare la realtà e cioè che se la 'buonascuola' passa, entreranno al lavoro 100mila persone - ha detto dal palco della Festa dell'Unità il premier Renzi. "Possiamo discutere nel merito del ruolo del preside e dei dirigenti, la prposta del governo - ha assicurato - non è prendere o lasciare, ma lasceremo la scuola soltanto in mano a chi urla. Non la lasciamo a chi pensa che non si possa discutere nel merito" perché "la scuola è delle famiglie non solo di chi è organizzato".