Riforma della giustizia: stretta su responsabilità civile dei magistrati

Roma 05 agosto 2014Ampliamento dell'area di responsabilità, superamento del filtro di ammissibilità per questo tipo di cause, certezza della rivalsa nei confronti delle toghe e incremento della soglia fino al 50% dello stipendio del magistrato.

Le linee guida sulla responsabilità civile
Sono queste le linee portanti del progetto di riforma in materia di responsabilità civile dei magistrati su cui il Guardasigilli Andrea Orlando è al lavoro. La scheda su questo nodo della riforma è stata pubblicata sul sito web del ministero della Giustizia. Nessuna responsabilità diretta del magistrato, ma una riforma per "rendere effettivo lo strumento" e seguire le linee indicate dall'Europa.

Negligenza e violazione delle norme
Si amplia l'area dunque su cui può far leva chi è vittima del "cattivo uso del potere giudiziario". Nello specifico per "le ipotesi di violazione manifesta delle norme applicate, ovvero manifesto errore nella rilevazione dei fatti e delle prove". E sempre sulla responsabilità civile dei magistrati viene indicato l'obbligo di azione di rivalsa in caso di negligenza grave. Mentre resta ferma l'assenza di limite in caso di dolo.

Gli altri nodi
Il percorso della Riforma della Giustizia è iniziato lo scorso 30 Giugno al termine del Consiglio dei ministri quando il Presidente Matteo Renzi e il ministro della Giustizia hanno presentato in conferenza stampa i 12 punti da cui partire per riformare il sistema giudiziario italiano. Su questi punti è nata una consultazione pubblica; le linee guida generali e complete - promette Orlando - saranno online il 20 agosto. Intanto domani ci sarà un incontro tra il ministro e i gruppi parlamentari per fare il punto sulla riforma.

Critica l'Associazione nazionale magistrati
Critica la posizione dell'Anm, associazione nazionale dei magistrati: "attenzione" all'eliminazione del 'filtro' sulla reponsabilita' civile dei magistrati "poiche' vi e' il rischio molto elevato di cause strumentali messe in atto solo per reazione a una decisione sgradita del giudice", ha detto il presidente dell'associazione Rodolfo Sabelli