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POLITICA

Festa dell'Unità

Riforma della scuola, Grasso: "Fiducia? Sarebbe meglio evitarla"

Il presidente del Senato commenta anche il Family Day andato in scena a Roma e dice: "Sono per tutte le famiglie, comunque siano composte"

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Pietro Grasso auspica che il Governo eviti il ricorso alla fiducia nell'esame del ddl scuola a palazzo Madama.

"Come presidente del Senato - ha spiegato concedendosi una battuta con i cronisti arrivando alla Festa dell'Unità di Roma - sono sempre per la discussione in Aula, se no rimango senza lavoro. Spero si possano trovare, nel lavoro della commissione, emendamenti e modifiche condivise che possano risolvere effettivamente i problemi di tante famiglie italiane". 

Evitando la fiducia? "Se fosse possibile, certamente", ha replicato Grasso. 

"Io sono per tutte le famiglie - ha detto poi il presidente del Senato -, comunque siano composte. Al Senato poi si valuteranno le posizioni di maggioranza e opposizione" in proposito. Grasso ha così commentato così il Family Day e le polemiche che lo hanno accompagnato, puntando la sua attenzione su quanto avverrà in materia nell'Aula di Palazzo Madama.

"Non possono essere i magistrati a selezionare la classe dirigente. Ci devono pensare i partiti", ha poi risposto Grasso a chi gli chiedeva se a suo dire la politica non avesse futuro, Grasso ha detto che "la politica deve avere futuro. I partiti devono riformarsi, ricordo che c'è l'articolo 49 che non è mai stato attuato e che parla proprio di come devono essere strutturati i partiti, che devono avere una organizzazione democratica al loro interno".  

E parlando dell'inchiesta Mafia Capitale ha detto: "Non è la mafia di cosa nostra ma è comunque mafia, c'è un metodo mafioso che è fondante nelle relazioni che sono riuscite ad organizzarsi per infiltrarsi nella pubblica amministrazione". Parlando poi della possibilità che il Comune venga sciolto, Grasso aggiunge: "io mi rifaccio alla legge sullo scioglimento dei Comuni. Se si ritiene che ci siano elementi sarà compito del prefetto verificarlo, poi del ministro dell'Interno e infine del Consiglio dei ministri. Se ci sono casi singoli di corruzione si agisce su questi singolarmente e non è detto che questo debba portare allo scioglimento del Comune".

Nella gestione dell'emergenza immigrati il Trattato di Dublino non va più bene perché la situazione non rientra più nella normalità. E' la posizione del presidente del Senato che ha spiegato: "E' come in un incidente stradale dove c'è un ferito a terra: prima si fanno i soccorsi e poi i rilievi tecnici. Lo stesso vale per l'immigrazione: prima bisogna soccorrere e poi si vede di chi è la responsabilità, chi ha il compito di tenere i rifugiati nel proprio Paese secondo un Trattato di Dublino che impone che chi soccorre i rifugiati se li deve tenere. Questo poteva valere quando c'era una situazione normale ma ora non è più così" ha concluso Grasso. 
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