POLITICA
Ddl Boschi
Riforme, Renzi apre ad una mediazione sulla elettività dei senatori
Per compattare la minoranza dem si pensa a modificare il comma 5 dell'articolo 2, già rivisto a Montecitorio rispetto alla prima lettura di Palazzo Madama. Possibili riformulazioni anche sulle funzioni del nuovo Senato
Il dialogo tra maggioranza e minoranza dem parte da qui. L'intenzione del premier e segretario Matteo Renzi è quella di "blindare" la parte del ddl Boschi approvata in conformità a Montecitorio e concedere un'apertura su alcuni punti già modificati proprio nel passaggio alla Camera, rispetto alla prima lettura a Palazzo Madama.
La seduta odierna riprende in un'aula semivuota.
La possibile mediazione
Negli auspici, la tempistica è comunque chiara: approvazione del Ddl al Senato entro ottobre, secondo passaggio alla Camera a gennaio, referendum entro l'autunno 2016.
Potrebbe essere così rivisto il comma 5 dell'articolo 2. In modo tale che i membri del nuovo Senato siano scelti tra i consiglieri regionali più votati o da un apposito listino. Sarebbe così superata la questione dell'elettività indiretta dei Senatori.
Altre modifiche sarebbero possibili su alcune funzioni della "Camera delle autonomie" e sull'elezione dei giudici della Corte Costituzionale.
La minoranza dem - ieri - con Miguel Gotor ha ribadito di voler mantenere i propri emendamenti all'articolo 2. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha scandito: "Non si possono relegare le istituzioni in un museo". Una replica a Matteo Renzi dopo che organi di stampa hanno attribuito alcune dichiarazioni al presidente del Consiglio sull'intenzione di abolire il Senato nel caso venissero ammessi dalla Presidenza gli emendamenti all'articolo 2 del ddl Boschi. Parole poi smentite.
Il leader di una delle componenti di minoranza dem, Roberto Speranza, tiene così il punto. "Attendiamo le scelte di Grasso, ma nessuno deve tirare per la giacca il presidente del Senato, che può decidere serenamente nella sua autonomia".
"Resto convinto - aggiunge Speranza - che con un accordo nel Pd si può tranquillamente aprire l'articolo 2, accettare il principio del Senato elettivo e accelerare l'approvazione delle riforme".