ITALIA
Domani a Roma sit-in "Chiudere i Centri"
Rimpatriati due degli immigrati che si cucirono la bocca.
Sono stati rimpatriati due dei tredici migranti che si cucirono la bocca nel Cie di Ponte Galeria. I due, marocchini, di 22 e 28 anni, avevano fatto richiesta di asilo politico. Il Garante per i detenuti del Lazio: "Tutti hanno fatto promesse senza mantenerle. Ora sono stati espulsi perché considerati indesiderati sul territorio italiano"
Roma
Sono stati rimpatriati due dei tredici nordafricani che, nei giorni scorsi, si erano resi protagonisti della protesta delle 'bocche cucite' nel Cie di Ponte Galeria a Roma. Il timore, si apprende all'ufficio del Garante dei detenuti del Lazio, è che presto anche gli altri undici vengano rimpatriati.
"Questi immigrati sono costretti ad un atroce gioco dell'oca. Sono emigrati dalla loro terra passando per la Libia e finendo prima a Lampedusa e poi qui a Ponte Galeria. Adesso il ritorno a casa, senza aver commesso reati", ha detto il Garante dei Detenuti del Lazio Angiolo Marroni. "Tutti hanno fatto promesse senza mantenerle - continua -. Ora sono stati espulsi perché considerati indesiderati sul territorio italiano".
Gli stranieri, tutti marocchini, erano arrivati, dopo un lungo viaggio della speranza dal Marocco alla Libia, sull'isola di Lampedusa. "Sembra una vendetta punitiva per aver creato molto scalpore con la protesta delle bocche cucite", aggiunge Marroni. "E' un dramma autentico, umano e politico", conclude.
Domani a Roma sit-in "chiudere i Centri
Domani pomeriggio, alle 15, i movimenti che si battono contro i Centri di Identificazione ed Espulsione si troveranno in corteo al Cie di Ponte Galeria.
"Mai più Cie, chiudiamo ponte Galeria", lo slogan che accompagnerà la manifestazione.
"Questi immigrati sono costretti ad un atroce gioco dell'oca. Sono emigrati dalla loro terra passando per la Libia e finendo prima a Lampedusa e poi qui a Ponte Galeria. Adesso il ritorno a casa, senza aver commesso reati", ha detto il Garante dei Detenuti del Lazio Angiolo Marroni. "Tutti hanno fatto promesse senza mantenerle - continua -. Ora sono stati espulsi perché considerati indesiderati sul territorio italiano".
Gli stranieri, tutti marocchini, erano arrivati, dopo un lungo viaggio della speranza dal Marocco alla Libia, sull'isola di Lampedusa. "Sembra una vendetta punitiva per aver creato molto scalpore con la protesta delle bocche cucite", aggiunge Marroni. "E' un dramma autentico, umano e politico", conclude.
Domani a Roma sit-in "chiudere i Centri
Domani pomeriggio, alle 15, i movimenti che si battono contro i Centri di Identificazione ed Espulsione si troveranno in corteo al Cie di Ponte Galeria.
"Mai più Cie, chiudiamo ponte Galeria", lo slogan che accompagnerà la manifestazione.