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ITALIA

Il garante per gli scioperi indaga

Roma Tpl, terzo giorno di sciopero selvaggio: pesanti disagi per il trasporto pubblico

Continua la protesta dei dipendenti che non ricevono lo stipendio. Cancellate o ridotte decine di corse, con ripercussioni notevoli sul servizio

Continua lo sciopero dei lavoratori Roma Tpl (Lapresse)
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Roma Terzo giorno di sciopero selvaggio a Roma per i lavoratori della Roma Tpl, la società che gestisce le linee di bus periferiche. Continuano le proteste dei dipendenti, che denunciano di essere da mesi senza stipendio. Pesantissimi i disagi per il trasporto pubblico.
 
Migliaia di cittadini lasciati in strada
Anche se nella serata di ieri il Campidoglio, guidato dal commissario Francesco Paolo Tronca, ha annunciato fondi per sbloccare la situazione, la giornata è iniziata con decine di cancellazioni e riduzioni di corse. Come nei giorni scorsi, migliaia di cittadini sono stati letteralmente lasciati in strada. Studenti non riescono ad andare a scuola, anziani sono bloccati sotto casa, le persone arrivano sul posto di lavoro solo con grande difficoltà.
 
Il garante per gli scioperi indaga
Ieri il garante per gli scioperi ha scritto al prefetto Tronca, “in considerazione dei gravi disagi all'utenza”, comunicando che sta valutando eventuali sanzioni per i dipendenti che hanno aderito alla protesta.  “L'amministrazione capitolina, entro il 30 novembre, liquiderà l'importo di 12 milioni relativi al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro della società Roma Tpl per l'annualità 2015 - è l'annuncio arrivato da Palazzo Senatorio - Terminate le procedure necessarie alla redazione della delibera di riconoscimento del debito fuori bilancio, saranno erogati anche i 32 milioni relativi agli oneri aggiuntivi connessi al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro relativi agli esercizi pregressi. È stato, inoltre, già autorizzato lo sblocco della cessione del credito della società Roma Tpl, per un importo pari a circa 5,5 milioni”.
 
I sindacati: “Lavoratori stremati”
Nella giornata di ieri, i sindacati hanno sottolineato la difficile situazione dei dipendenti. “I lavoratori della Roma Tpl Scarl, stremati dai continui ritardi che si susseguono da mesi, con le retribuzioni decurtate dalla disdetta degli accordi di secondo livello, vedono ora aprirsi il baratro della procedura di licenziamento per 143 unità - hanno dichiarato Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti – è necessario un immediato intervento da parte di tutti i soggetti coinvolti, nessuno escluso, al fine di trovare una soluzione definitiva per restituire alla città un servizio accettabile e indispensabile in un momento così delicato”.
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