ITALIA
Nel milanese
Rozzano, dopo le polemiche lascia l'incarico il preside del 'Natale laico'
Marco Parma ha rimesso il mandato di reggente ma limitatamente alla scuola primaria dell'istituto comprensivo Garofani di Rozzano. La sua decisione di evitare festeggiamenti natalizi presa "per non urtare gli alunni di altre fedi"
Il preside aveva fatto infuriare i genitori della scuola e scatenato le polemiche con la decisione di evitare festeggiamenti natalizi per non turbare gli alunni di altra fede religiosa. Il dirigente avrebbe dovuto presentarsi lunedì all’Ufficio regionale scolastico della Lombardia per spiegare le sue motivazioni.
Parma, 63 anni, a quanto si apprende avrebbe anche scritto una lettera all'ufficio regionale scolastico. In un primo momento era trapelato che si trattasse di una lettera di dimissioni dall'incarico. Sembra invece che Parma abbia voluto spiegare quello che è accaduto ribadendo che la decisione di non autorizzare feste di carattere religioso a scuola era stata presa per non creare situazioni di disagio tra i bambini, soprattutto in un momento delicato come quello che si sta attraversando, dopo gli attentato.
L'Istituto comprensivo Garofani a Rozzano è frequentato da un migliaio di studenti, dalle materne alle medie. Il 20% sono di origini straniere. Per questo il preside aveva deciso di rinviare il solito Concerto di Natale dei bimbi delle elementari al 21 gennaio, trasformandolo in concerto di inverno, mentre quelli delle medie avrebbero organizzato l'evento natalizio il 17 dicembre in un teatro fuori scuola. "Credo sia un passo avanti verso l'integrazione e non indietro rispettare la sensibilità di chi la pensa diversamente, ha altre culture o religioni - aveva spiegato il preside - Questa è una scuola multietnica, sarebbe stato giusto se nelle feste di classe una parte dei bambini avessero cantato della canzoni dalle quali erano esclusi altri? E poi dopo quello che è successo a Parigi qualcuno lo avrebbe considerato una provocazione".
Il segretario del Carroccio Matteo Salvini aveva chiesto le dimissioni del dirigente: "Secondo me dovrebbero essere licenziati quegli insegnanti e quei presidi che cancellano il Natale - aveva detto Salvini - chi cancella il presepe e la storia di Natale non è adatto a fare quel lavoro". Dello stesso tenore le dichiarazioni di Maurizio Gasparri ("Giannini allontani dalle scuole chi cancella il Natale") e Mara Carfagna ("Inaccettabile la proposta del dirigente scolastico"), entrambi di Forza Italia, così come di Maurizio Lupi dell’Ap ("Mi auguro che il ministro dell’Istruzione intervenga pesantemente").
E su Facebook era intervenuto anche il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone (Pd) che a proposito dell’iniziativa del preside parlava di "decisione miope, presa da chi ancora confonde l’inclusione con il quieto vivere".