Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Salvini-Rischio-guerra-da-burocratizzazione-Ue-2f6ef9bb-d230-4500-b15d-d2003960fcd3.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Salvini: "Rischio guerra da burocratizzazione Ue"

Condividi
Per il vicepremier Matteo Savini il rischio che torni una guerra non è dovuto a populismo e nazionalismo ma a "chi ha preso in ostaggio un sogno, il sogno europeo e l'ha sclerotizzato in una burocrazia rappresentata dalla Commissione europea che è la negazione dell'Europa". Salvini lo ha detto commentando le dichiarazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel sulla minaccia della pace in Ue rappresentata dal nazionalismo. 

"In Italia non c'è alcun rischio di dittatura. Semmai una velata dittatura di mancata speranza ce l'hanno consegnata i precedenti governi", ha detto Salvini, che nel suo discorso alla scuola politica della Lega, tornando sull'allarme per la democrazia lanciato oggi da Silvio Berlusconi. "Io - ha aggiunto - non mollo di un centimetro, saranno altri a mollare". 

Manovra, "Ue ci lasci lavorare"
"Vorrei stare tranquillo, vorrei che ci lasciassero lavorare. Se tutte manovre economiche dei geni che ci hanno preceduto, a cui Juncker batteva le mani, hanno massacrato l'economia italiana non abbiamo il diritto ma il dovere di fare il contrario per il bene dei nostri figli", dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Parlando della trattativa con l'Ue, Salvini ha poi aggiunto: "Non andiamo lì cocciuti o è così o è pomi, però è questo". 

"Vado avanti fino in fondo per cinque anni"
"Io vado in fondo e sto qua per 5 anni, con il 30% o con il 50%", ha detto il ministro dell' Interno e vicepremier Matteo Salvini riferendosi ai sondaggi sulla Lega. "Siamo a metà classifica come il Milan. Milioni di persone hanno fiducia in noi. Ma mai montarsi la testa quando le cose vanno bene, perché chi si loda si sbroda" ha detto Salvini. "Io ero un 'cretino' fino all'altro ieri, adesso sono diventato uno statista..." ha poi ironizzato il ministro, nel suo intervento alla scuola di formazione politica del Carroccio.

"Da affrontare il valore legale del titolo di studio"
Il vicepremier Matteo Salvini ritiene che sia necessario "mettere mano alla riforma della scuola e dell'Università" ed è "da affrontare la questione del valore legale del titolo di studio". "Negli ultimi anni la scuola e l'università sono stati serbatoi elettorali e sindacali - ha detto alla scuola politica della Lega Nord -. L'abolizione del valore legale del titolo di studio è una questione da affrontare".
Condividi