POLITICA
Il leader leghista contestato dai giovani aquilani
Salvini, nuovo attacco a Mattarella:"Vilipendio? Chi lo commette è lui nei confronti degli italiani"
L'ulteriore attacco a Mattarella arriva dopo aver descritto la situazione aquilana come tutt'altro che risolta: "Fuori dell' Aquila - ha spiegato Salvini - si pensa che sia stato tutto risolto e che la vita sia ricominciata normalmente con negozi riaperti e centro storico ricostruito, ma in realtà non è così"
L'ulteriore attacco a Mattarella arriva dopo aver descritto la situazione aquilana come tutt'altro che risolta: "Fuori dell' Aquila - ha spiegato Salvini - si pensa che sia stato tutto risolto e che la vita sia ricominciata normalmente con negozi riaperti e centro storico ricostruito, ma in realtà non è così".
Salvini contestato da giovani a L'Aquila
Dopo la sua visita nella frazione di Paganica, Matteo Salvini, è giunto nella piazza Duomo del capoluogo abruzzese per tenere una conferenza stampa. Arrivato sotto la sede del Comune, il leader della Lega Nord è stato contestato da un gruppo di persone, soprattutto giovani, al grido di "vattene, vattene".
Gli insulti non sono mancati e ad attendere l'arrivo di Salvini anche uno striscione con la scritta 'L'Aquila non ti vuole, vattene'. Mentre i sostenitori di Salvini lo applaudivano il presidente del Movimento ha mandato un bacio all'indirizzo dei contestatori che, a loro volta, lo hanno apostrofato con l'epiteto "sciacallo". La protesta, comunque, non è andata oltre le parole di offesa.
Salvini: L'aquila deve essere ricostruita con la gente del posto
"Del passato mi interessa relativamente. L'Italia muore di commissioni di inchiesta. Vorrei che ci fosse una commissione per il domani, non per vedere di chi è stata la colpa di ieri perchè qua a furia di guardare al passato non andiamo avanti". Lo ha detto il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, nel corso della conferenza stampa tenuta stamani a L'Aquila per fare il punto sulla ricostruzione post terremoto a sette anni dal tragico sisma.
"Oggi ho incontrato tantissime persone per bene: parroci, mamme, insegnanti, artigiani. E' una vergogna - ha affermato Salvini - che dall'inizio di quest'anno non lavorino per la ricostruzione gli artigiani di questa città perchè qualcuno a Roma o in comune ha deciso di privilegiare le grandi aziende che arrivano da altre parti. L'Aquila deve essere ricostruita con la gente del posto".
"E' indegno di un Paese civile - ha proseguito - che a sette anni dal terremoto ci sia gente che vive fuori di casa mentre qua qualcuno si preoccupa di chi arriva. Ora - ha detto senza mezzi termini il leader della Lega - io mi incazzo come una bestia per il fatto che ci siano aquilani ed emiliani fuori di casa loro dopo anni dal terremoto e ci sia tutto per chi sbarca domani mattina a Lampedusa".