ITALIA
L'intervista a Rainews24
Scuola, Giannini a RaiNews: "Stop al precariato, ma stime sulle assunzioni sono deduzioni incaute"
Il ministro dell'Istruzione commenta la sentenza della Corte Ue e parla di stime sul numero di assunzioni che non possono essere previste. L'obiettivo del governo, spiega, è azzerare le graduatorie e fare concorsi
Il nostro obiettivo? "Azzerare le graduatorie e fare concorsi"
Le rivendicazioni, ha aggiunto il ministro, "si giocano su ricorsi e nessuno può prevedere quanti ce ne saranno". Giannini ha quindi ribadito che il governo "ha anticipato il contenuto della sentenza decidendo di assumere" circa 150mila precari storici. "Noi - ha proseguito Giannini - abbiamo detto che il precariato storico è una piaga e quindi il nostro obiettivo è azzerare le graduatorie e allo stesso tempo organizzare concorsi perchè il concorso è lo strumento naturale e fisiologico per reclutare gli insegnanti, altro punto che la sentenza evidenzia con chiarezza. Di numeri non se ne parla, sono una deduzione, a mio parere, incauta, di eventuali individui che si sentiranno magari lesi, perché non rientrano nel piano assunzionale, ai sensi di questa sentenza. Noi siamo assolutamente certi che la direzione è quella giusta”.
Potranno rivendicare un’assunzione anche il personale amministrativo e tecnico, (ATA)?
“La rivendicazione - spiega il ministro Giannini- si gioca in quella parola magica che nel nostro Paese è il ricorso: un fenomeno che nessuno può prevedere nei numeri e che non riguarda la nostra determinata volontà di proseguire con la nostra agenda politica che a questo punto ha anche una fondatezza europea".
Un altro aspetto che il ministero dell’Istruzione dovrà affrontare saranno gli scatti di anzianità...
“Il ministero terrà conto di tutto quello che emergerà ma che in questo momento non è prevedibile nei numeri. - conclude il ministro - Quello che le ho detto è ciò che la sentenza della Corte Ue dice: ‘smettete di fare contratti a tempo determinato su posti stabili’: e questa è una cosa di semplice buon senso che io ho detto già a marzo scorso, quando sono entrata al ministero, e faccia concorsi in maniera regolare. Il resto sono inferenze o deduzioni più che legittime ma ad oggi non misurabili”.