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ITALIA

L'intervista

Scuola, Giannini: "Tutte le cattedre saranno coperte, mobilità fisiologica"

A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico il ministro fa il punto sullo stato dell'Istruzione italiana e sull'applicazione e le conseguenze della riforma da poco varata

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"La chiarezza" sulle nuove assunzioni dei docenti prevista dalla Buona scuola "verrà dimostrata con un avvio regolare dell'anno scolastico". "Tutte le cattedre saranno coperte". "Credo che questa sia la maggiore rassicurazione che possiamo dare, cioè una scuola che parte il 12 o 15 settembre, a seconda delle regioni, con tutti gli insegnanti che servono nelle classi e con un potenziamento che arriverà". Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, ai microfoni di Uno Mattina Estate su Rai Uno, fa il punto sull'anno scolastico che comincerà tra due settimane all'indomani della riforma da poco approvata.

Mobilità come in passato
La mobilità dei docenti che verranno assunti "non sarà superiore a quella che è stata finora con le supplenze", sarà "forse un po' inferiore". Lo ha assicurato il ministro invitando a non parlare di "deportazione" degli insegnanti: "Intanto userei le parole giuste - ha puntualizzato - le parole hanno un peso ed è importante usarle correttamente".

Niente super poteri ai presidi
Con la Buona scuola non si "danno super poteri ai presidi, come qualcuno usando le parole in maniera forzata, ha detto. Mi sembra che sia un dare responsabilità valutata e valutabile", ha precisato la Giannini. "Il processo di valutazione dei presidi lo introduciamo noi - ha aggiunto - la legge dello Stato lo aveva già previsto quando si è passati da preside a dirigente scolastico. I presidi sono già dirigenti dello Stato però non è mai stato affidato a loro un compito preciso di responsabilità delle proprie decisioni" su cui poi essere valutati. "Faremo questo da quest'anno", ha concluso. 

Edifici sicuri, ma molto lavoro da fare
"Ogni anno ogni scuola ha un controllo e una certificazione di sicurezza. Le nostre scuole sono sicure. Chiaramente c'è da fare un grande lavoro e noi lo stiamo facendo", ha spiegato il ministro dell'Istruzione. La Giannini ha poi parlato degli interventi messi in atto dal Governo Renzi in materia di edilizia scolastica, tra cui la presentazione dell'Anagrafe "attesa da 20 anni" e l'operazione "che non era mai stata iniziata negli ultimi 30 anni, cioè mettere risorse per 3,5 miliardi di euro" nell'edilizia. "Dall'anno scorso abbiamo stanziato 1 miliardo e mezzo per lavori di abbellimento, nuova edificazione e ristrutturazione - ha affermato - i lavori stanno andando bene. Se molte scuole non sono a norma è perché il 55% degli edifici è stato costruito prima degli anni 70, quando il collaudo formale non era richiesto. Ma ogni anno - ha ribadito -  ogni scuola ha un controllo e certificazione di sicurezza. Le nostre scuole sono sicure".

Avvio tranquillo
"La certezza" per l'avvio regolare del prossimo anno scolastico "la danno i fatti". "A settembre le scuole riapriranno con maggiore tranquillità di quanto non sia avvenuto negli anni recenti e soprattutto con una prospettiva di stabilità", ha detto il ministro facendo riferimento al piano straordinario di assunzioni previsto dalla riforma della scuola. "Un piano - ha puntualizzato la Giannini - che ha una straordinarietà non solo nei numeri ma anche nell'ambizione di porre fine finalmente alla piaga sociale e della scuola, cioé la discontinuità didattica legata al precariato storico". Da parte degli insegnanti che ne avevano diritto "abbiamo avuto 71.683 mila domande" di assunzione "e questa è un'opportunità straordinaria per gli insegnanti e che diamo alla scuola, agli studenti e alle famiglie. La Giannini ha poi ricordato le novità introdotte con la "Buona scuola" per il potenziamento dell'offerta formativa: dalla lingua straniera alla musica, alla storia dell'arte. E sul futuro della didattica ha concluso: "Scuola digitale non significa solo avere strumenti e lim" a disposizione "ma insegnanti ben formati, in grado di coinvolgere gli studenti".
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