ITALIA
Insegnanti e presidi sono arrivati da tutta Italia
Scuola, Giannini: assunzioni solo con concorso, stop babele graduatorie
Il ministro dell'Istruzione ha parlato all'evento "La scuola cambia, cambia l'Italia", aprendo i lavori della giornata dedicata dal Pd all'istruzione. Atteso il presidente del Consiglio Renzi
Roma
"Col decreto 'La buona scuola' vogliamo portare la scuola dal '900 al terzo millennio". Così il ministro dell'istruzione Stefania Giannini all'evento "La scuola cambia, cambia l'Italia" organizzata dal Pd.
La ministra ha sottolineato che per troppo tempo ci si è rassegnati "alla babele delle graduatorie". Il piano del Governo sulla scuola "ha come cardine importante un piano di assunzioni straordinario e la previsione di tornare ad assumere soltanto tramite concorso pubblico".
"Portare un giovane in un'azienda non è un costo: è un investimento e una risorsa fondamentale per l'azienda stessa"ha specificato, aggiungendo: "Non vogliamo che l'italiano diventi la prima lingua straniera parlata in Italia", da qui il rafforzamento dello studio di lettere e matematica. "A giorni un decreto legislativo - ha detto - darà corpo ad un lavoro intensissimo [...] Vogliamo dare un nuovo progetto educativo all'Italia per una scuola migliore" ha spiegato.
E poi un riferimento a "La prima candelina" del governo Renzi " spenta da Poletti con il Jobs Act con il quale si è cercato di tornare alla normalità nel mercato del lavoro, togliendo il precariato e dando lavoro buono all'Italia. Anche nella scuola vogliamo tornare alla normalità con la fine del precariato scolastico".
All'evento partecipano anche il premier Matteo Renzi, i vertici del partito, con il vicesegretario Debora Serracchiani, e il responsabile scuola, Davide Faraone. Insegnanti e presidi sono arrivati da tutta Italia.
La ministra ha sottolineato che per troppo tempo ci si è rassegnati "alla babele delle graduatorie". Il piano del Governo sulla scuola "ha come cardine importante un piano di assunzioni straordinario e la previsione di tornare ad assumere soltanto tramite concorso pubblico".
"Portare un giovane in un'azienda non è un costo: è un investimento e una risorsa fondamentale per l'azienda stessa"ha specificato, aggiungendo: "Non vogliamo che l'italiano diventi la prima lingua straniera parlata in Italia", da qui il rafforzamento dello studio di lettere e matematica. "A giorni un decreto legislativo - ha detto - darà corpo ad un lavoro intensissimo [...] Vogliamo dare un nuovo progetto educativo all'Italia per una scuola migliore" ha spiegato.
E poi un riferimento a "La prima candelina" del governo Renzi " spenta da Poletti con il Jobs Act con il quale si è cercato di tornare alla normalità nel mercato del lavoro, togliendo il precariato e dando lavoro buono all'Italia. Anche nella scuola vogliamo tornare alla normalità con la fine del precariato scolastico".
All'evento partecipano anche il premier Matteo Renzi, i vertici del partito, con il vicesegretario Debora Serracchiani, e il responsabile scuola, Davide Faraone. Insegnanti e presidi sono arrivati da tutta Italia.