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ITALIA

​Scuola, su "trasferimenti" dei docenti c'è tensione al Sud

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Cresce la tensione nel mondo della scuola per i "trasferimenti" di docenti, dovuti agli assestamenti dovuti alle assunzioni previste dalla legge sulla buona scuola. Se a Napoli si sono registrati momenti di tensione durante una manifestazione, con proteste anche in altre città come a Palermo, è il Movimento 5 stelle ad alzare i toni politici sulla questione.

"Per la prima volta - hanno detto i parlamentari M5s in commissione Cultura di Camera e Senato - le graduatorie per le assunzioni così come i trasferimenti, non sono pubblici e il ministero dell'Istruzione è sommerso dai ricorsi. Di fronte a questa situazione abbiamo ritenuto necessario scrivere a Raffaele Cantone per chiedere l'intervento dell'Autorità Anticorruzione rispetto all'assenza di trasparenza nelle
procedure di mobilità per i docenti: il Miur deve pubblicare la graduatoria nazionale della mobilitò straordinaria".

"Il M5S è al fianco dei docenti che oggi sono scesi in piazza e di quanti in queste settimane stanno alzando la voce per veder rispettati i propri diritti. Non è più possibile giocare con le speranze di chi, così come noi, crede che il nostro Paese meriti un vero e proprio riscatto del mondo dell'istruzione che certamente non avremo con questo governo e questo ministro dell'Istruzione", conclude la nota.

"Dispiace davvero - ha detto la senatrice Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd - degli episodi di tensione di oggi a Napoli e Palermo con gli insegnanti in mobilità. Come è noto il piano straordinario di assunzioni che ha messo in cattedra 90mila insegnanti, creando 50mila posti in più, era su base nazionale e come accaduto anche in passato a causa dei trend demografici ci sono più posti al nord che al sud".

Puglisi ha fatto il punto sulla situazione: "Questo anno rientrano, grazie alla mobilita straordinaria 1.100 insegnanti in Sicilia, 600 in Puglia e 1800 in Campania, quasi 540 in Calabria, a fronte di circa 800 docenti che si trasferiranno dalla Sicilia, 550 dalla Puglia, 1500 dalla Campania e 400 dalla Calabria. Ma anche per molti di questi c'è la possibilità di richiedere ed ottenere l'assegnazione provvisoria, rimanendo a lavorare vicino a casa, grazie al provvedimento del Governo che permette di dare l'assegnazione provvisoria anche su organico di fatto".

Ma che il momento sia di tensione viene testimoniato da quanto avvenuto a Napoli tra manifestanti e Polizia davanti alla Prefettura di Napoli. Il 'contatto' con le forze dell'ordine c'è stato con i docenti che sono scesi in piazza per chiedere "trasparenza nella pubblicazione dei trasferimenti e denunciare una serie di contraddizioni nel sistema di assegnazione delle sedi con molti docenti costretti a trasferirsi a grandi distanze". Secondo quanto denunciato dai manifestanti, ci sarebbero stati spintoni nei confronti di chi ha cercato di superare la barriera delle forze dell'ordine a protezione del Palazzo della Prefettura. Sul posto e' arrivata un'ambulanza per soccorrere un'insegnante colpita da un malore. La tensione si e' sciolta - riferiscono i manifestanti - quando gli agenti si sono tolti il casco ed è scattato l'applauso dei presenti.

Sulla chiamata diretta degli insegnanti da parte dei presidi era intervenuta lo stesso ministro Stefania Giannini, che nei giorni scorsi aveva chiarito che non si tratta di una "chiamata diretta, ma un differente criterio di assegnazione". Per la prima volta nella storia del Paese viene presa in considerazione una variabile non considerata prima - aveva affermato - e cioè le competenze degli insegnanti e l'unione di cio' che sono le competenze e ciò che si vuole mettere a disposizione della scuola". "Credo che questo sia il modello più funzionale affinché la scuola sia veramente buona".
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