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ITALIA

"Prevedere attività per colmare il gap educativo"

Scuola, direttore scolastico Liguria: "Lavoriamo ad aperture estive"

"Non deve essere vissuto come un obbligo ma come un'opportunità per le famiglie per offrire un piano integrato di attività personalizzate" ha detto Ettore Acerra

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L'apertura estiva delle scuole "è cosa su cui lavoriamo ed è fattibile, non deve essere vissuto come un obbligo ma come un'opportunità per le famiglie per offrire un piano integrato di attività personalizzate". Lo dice il direttore scolastico della Liguria Ettore Acerra. 

"Non si tratta di prorogare la durata del calendario,quanto di prevedere attività per colmare il gap educativo, le lacune che il lockdown ha provocato nonostante l'intenso lavoro delle scuole", aggiunge.  "Penso a  attività in parte volontarie, in parte obbligatorie, molto personalizzate per riavvicinare i livelli e evitare che aumentino le differenze".

Cisl, aperture estive? Bene per recupero socialità
"Finalmente c'è un distinguo tra le attività didattiche e quelle che devono riportare gli studenti a ritrovare la gioia dello stare insieme. E' importante l'attenzione del ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, sul periodo ponte, quello che va tra la fine dell'anno e l'inizio". Lo ha spiegato Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl scuola, facendo riferimento all'ipotesi di un'apertura durante l'estate delle scuole italiane per svolgere attività ricreative e di socializzazione e non didattiche. "Quello che viene proposto attraverso questi patti di comunità - ha sottolineato - è un modello organizzativo per recuperare alcuni aspetti, ad esempio la socialità, che i ragazzi in questi mesi di pandemia purtroppo hanno perso". In queste ultime ore ci sono "ulteriori vincoli imposti dal ministero della Salute, come ad esempio la distanza dei due metri, che e' difficile garantire nelle mense e nei laboratori.

Ne parleremo a partire dal Tavolo permanente per la discussione sugli esami di Stato che ci sarà lunedi' prossimo". Per Gissi la preoccupazione più grande "è il primo di settembre. Vedere per quella data tutto il personale in cattedra e' un grande sogno. E' necessaria una decisione di governo per far si' che le scuole siano aperte il primo settembre e garantire a tutti gli studenti un inizio di lezioni con i docenti in cattedra, ma bisogna decidere ora. Siamo gia' a ridosso del tempo limite. La decisione - ha concluso - deve essere presa, non ci possono essere ritardi e non ci possono essere indecisioni".
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