ITALIA
Indagine dei carabinieri in un'azienda agricola
Sfrutta gli operai, notaio arrestato per caporalato nel Palermitano
Le indagini sono state avviate nel luglio del 2018 - sempre secondo l'Ansa - quando i militari hanno scoperto che nel territorio di Valledolmo alcuni operai agricoli sarebbero stati sfruttati e costretti ad accettare, anche con minacce, retribuzioni inferiori di quanto previsto dal contratto: appena 25 euro giornalieri, rispetto ai 65 euro riportati solo formalmente nelle buste paga.
Il notaio, gestore di un'azienda agricola formalmente intestata all'anziana madre con terreni sparsi in Valledolmo, Caltavuturo, Sclafani Bagni e Vallelunga Pratameno, avrebbe sfruttato gli operai facendoli lavorare 12-13 ore al giorno, senza maggiorazioni per il lavoro straordinario, notturno o festivo e, approfittando del loro stato di bisogno.
I Carabinieri hanno riscontrato poi - secondo l'agenzia stampa - che Pulvino avrebbe costretto i lavoratori, dietro minaccia del licenziamento, a restituire in contanti parte delle somme loro corrisposte con gli assegni mensili, solo formalmente rispondenti alle previste buste paga, facendoli persino accompagnare in banca dal suo fidato collaboratore per incassare gli assegni e subito restituire le somme pretese.