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ITALIA

Il progetto

Stadio della Roma, la Conferenza dei servizi si chiude con un no

Per avviarne una ulteriore servono nuove proposte entro il 15 giugno. M5S Campidoglio: ritardo solo di qualche mese, prima pietra nel 2018  

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Si è chiusa con un "no" la Conferenza dei servizi sul progetto per lo Stadio della Roma, in attesa che con la prevista revisione se ne possa aprire una nuova. Lo fa sapere con una nota l'assessore alle Politiche del Territorio della Regione Lazio, Michele Civita.

 A determinare l'esito dei lavori, tra l'altro, la mancata variante urbanistica da parte del Campidoglio e l'avvio del procedimento di vincolo da parte del Mibact. 

Ora i proponenti avranno tempo fino al 15 giugno per presentare controdeduzioni. Per avviare una nuova Conferenza dei servizi è necessario che nelle controdeduzioni siano mantenute le opere pubbliche e di interesse generale,  e che esse siano eseguite contestualmente a quelle private.  

La Direzione territorio, urbanistica e mobilità della Regione Lazio, spiega Civita, ha concluso con esito negativo la Conferenza dei servizi "prendendo atto dei pareri trasmessi dalle varie amministrazioni interessate e ribaditi, alla fine di marzo, con i pareri negativi dei Rappresentanti unici di Roma Capitale e della Città Metropolitana. Gli Uffici della Regione hanno contestualmente comunicato ai proponenti l'avvio della chiusura del procedimento, come prevede la legge, sottolineando il mancato completamento della variante urbanistica da parte di Roma Capitale e l'avvio del procedimento di apposizione di vincolo relativo alla porzione dell'immobile denominato 'Ippodromo Tor di Valle' e area circostante da parte del Mibact".

"Il proponente, anche considerando che Roma Capitale, con propria deliberazione di giunta comunale del 30 marzo, ha avviato il procedimento di revisione del progetto come condizione necessaria per la dichiarazione di interesse pubblico, avrà tempo fino al 15/06/2017, data ultima per l'eventuale apposizione del vincolo da parte del Mibact, per presentare le controdeduzioni, anche mediante una diversa formulazione che, mantenendo le opere pubbliche e di interesse generale e garantendone la contestuale esecuzione con quelle private, potrà determinare l'avvio di una nuova conferenza dei servizi". 

M5S Campidoglio: prima pietra nel 2018 
"Non cambia nulla, continuiamo a lavorare per il progetto. Ora si aprono percorsi differenti. Entro giugno la delibera andrà in Aula e il ritardo sarà solo di qualche mese" con "la prima pietra che potrà comunque essere posata nel 2018", assicura il capogruppo del M5S in Campidoglio, Paolo Ferrara, interpellato dall'ANSA. "Partiranno da subito - spiega - i tavoli tecnici tra proponenti e rappresentanti del consiglio sul nuovo progetto".
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