ITALIA
Palermo
Stato-Mafia. Boss Graviano non risponde ai giudici, doveva riferire su colloqui con altro detenuto
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il capomafia palermitano Giuseppe Graviano citato al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia
Graviano avrebbe dovuto riferire su alcune sue conversazioni in carcere col detenuto Umberto Adonolfi. I dialoghi, intercettati per mesi, sono stati ritenuti rilevanti per il processo trattativa.
Durante le conversazioni il capomafia aveva fatto cenno a presunti favori ricevuti da Silvio Berlusconi a cui cosa nostra avrebbe dato una mano facendo le stragi.
In un altro dialogo il boss avrebbe rivelato, poi, di avere concepito in carcere, mentre era 41 bis, suo figlio.