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POLITICA

Montecitorio

Stato di Palestina, il Pd a favore del riconoscimento

Il tema in discussione alla Camera ma il voto potrebbe slittare a causa della fiducia sul Milleproroghe. I dem, Sel e Psi per riconoscimento unilaterale. Il partito di Alfano lo condiziona alle trattative con Israele. Duro commento dell'ambasciata d'Israele a Roma: "Israele non accetterà la creazione di un'ulteriore entità terroristica in Medio Oriente"

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Il Parlamento italiano si appresta a discutere il riconoscimento dello Stato di Palestina con una serie di mozioni che saranno presentate forse già a partire da domani alla Camera dei Deputati. Promotori delle mozioni saranno Sel, il Psi e anche il Pd che oggi riunisce il gruppo di Montecitorio per fare il punto sulla mozione: alla riunione verrà illustrato il testo che il responsabile Esteri del partito Enzo Amendola ha messo a punto, testo in cui si esplicita il riconoscimento dello Stato della Palestina.

Anche l'Ncd del ministro degli Interni Angelino Alfano presenterà una sua mozione. Il presidente della commissione Esteri Fabrizio Cicchitto spiega che il testo del nuovocentrodestra, a differenza di quello del Pd - che ricalcherà la mozione approvata dal Parlamento europeo - "prevede il riconoscimento del principio 'due popoli due Stati' ma nell'ambito di una opzione politica: il rispetto delle trattative fra le parti, in modo da favorire le intese fra Israele e i palestinesi. Il riconoscimento unilaterale, invece, sarebbe un errore". Ma Cicchitto non esclude anche un appoggio al testo del Pd: "Vediamo. Ne stiamo discutendo".

Le due mozioni della sinistra sono state presentate alla Camera alla presenza dei firmatari e di Arturo Scotto (capogruppo Sel alla Camera), dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo Luisa Morgantini e di un ex ambasciatore e negoziatore israeliano, Ilan Baruch, giunto in Italia, come ha spiegato lui stesso, "per parlare ai parlamentari e agli italiani, attraverso i mezzi di informazione, per conquistare attenzione e sostegno per una mozione che impegna l'Italia, auspicabilmente in modo incondizionato, al riconoscimento dello Stato di Palestina". Baruch, convinto dell’importanza di un voto favorevole da parte del Parlamento italiano, assicura che "molti israeliani sono consapevoli dell’urgenza di cambiare le relazioni fra Israele e la Palestina. Noi - aggiunge - non possiamo più tornare ai negoziati bilaterali e chiediamo all’Europa di assisterci". Un riconoscimento che per quanto riguarda i confini vuol dire rispettare "la linea verde del ‘67: Qualsiasi centimetro oltre, è un territorio occupato", dice infine Baruch.

Il voto sulle mozioni sulla Palestina potrebbe però slittare per la richiesta di fiducia che il governo si appresterebbe a mettere sul Dl milleproroghe. In quel caso, sarà una conferenza dei capigruppo a rivedere il calendario dell'aula.

"È chiaro che qualsiasi riconoscimento prematuro non farebbe altro che incoraggiare i palestinesi a non ritornare ai negoziati con Israele e allontanerebbe ulteriormente le possibilità di una pace". Lo afferma, in un duro commento, l'ambasciata israeliana a Roma dopo l'annuncio del Pd di una mozione a favore del riconoscimento dello Stato palestinese.
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