Strage di Bologna, sul web il ricordo indelebile del 2 agosto 1980

di Paola Cutini 02 agosto 2014"Dalla nonna, tutti attoniti a guardare lo schermo che rimandava immagini terribili. Io piccola e incredula" @annaprandoni. "Passai in treno il giorno prima alla stessa ora" @dianthags. Il ricordo di quel giorno è affidato alla memoria indelebile della rete. 2 agosto del 1980, Bologna, una mattina come tante. Poi alle 10,25 esplode la bomba nella stazione. Rimangono uccise 85 persone, ferite altre duecento. Da allora, la città è rimasta segnata e non ha più dimenticato quell’attentato, così come i familiari delle vittime non hanno potuto cancellare il dolore.

A trentaquattro anni di distanza dalla strage, il popolo della rete, attraverso tweet e post, ‘immortala’ nel web il ricordo di quella mattina. C’è chi racconta del pericolo scampato per aver preso un altro treno e chi ha ancora viva nella mente l’immagine dell’orrore.

#2agosto1980 ricordo il caos, gli autobus che correvano impazziti...ricordo il domandarsi cosa fosse successo, perché... Ricordo tutto...

— simona (@simosimo09) 2 Agosto 2014

Qualcuno apprese della strage dalla tv, mentre altri si trovarono di fronte "autobus aperti e lenzuola bianche". Anche chi è troppo giovane per aver vissuto quel giorno non vuole dimenticare, come @enricalazzarini che scrive: “Da piccola non capivo l’orologio fermo in stazione. Poi papà mi raccontò quel giorno, della paura. Io non dimentico”.
 

Il #2agosto1980 avevo diciassette anni. Faceva un caldo pazzesco. Poi all'improvviso alla TV... #scritturebrevi

— Emme Elle© (@michelelizzi) 2 Agosto 2014

Era sabato anche allora: in via Irnerio, non lontano dalla stazione gli autobus con le porte aperte e le lenzuola bianche. Eravamo attoniti.

— Grazia Gotti (@GraziaGotti) 2 Agosto 2014

Il progetto
Per non dimenticare la strage di Bologna è stato anche avviato un progetto per raccogliere i ricordi personali di quel maledetto 2 agosto. Grazie al web, sono state messe insieme tante piccole testimonianze che unite hanno formato così un unico e per certi versi nuovo  ”ricordo”.