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ITALIA

23 anni fa l'attentato della mafia

Strage di via D'Amelio: Mattarella a Palermo per il ricordo di Borsellino. Assente Crocetta

Il presidente della regione siciliana non ci sarà alla commemorazione della morte del giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio del 1992 con cinque agenti della scorta. Rita Borsellino aveva inviato un sms a Crocetta in cui gli chiedeva di non partecipare alle commemorazioni

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Palermo, diciannove luglio 1992. Sono le cinque di un assolato pomeriggio quando un boato risuona nel capoluogo siciliano. Un'autobomba con cinquanta chili di tritolo esplode in via D'Amelio uccidendo il giudice del pool anti mafia Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'attentato arrivò meno di due mesi dopo la strage di Capaci dove perse la vita il giudice Falcone. 

Mattarella in via D'Amelio
Oggi il capo dello Stato alle 15 sarà nell'aula magna della Corte d'Appello di Palermo per prendere parte alla cerimonia organizzata dall'Associazione nazionale magistrati. Insieme a Mattarella ci saranno anche i ministri dell'Interno, Angelino Alfano e della Giustizia Andrea Orlando. In apertura della cerimonia sarà proiettato un video, seguito dal saluto del presidente della Corte d'Appello di Palermo, Gioacchino Natoli, e del presidente dell'Anm del capoluogo, Matteo Frasca. Quindi interverranno oltre a Mattarella e i ministri, il procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato, il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli, il capo della polizia, Alessandro Pansa ed il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini. Al termine della cerimonia, Mattarella si sposterà in via D'Amelio per un altro momento di ricordo.

Assente Crocetta
Ma sarà una commemorazione in silenzio quella di oggi che vedrà l'assenza del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. La decisione del governatore siciliano è legata allo scandalo che lo ha travolto a seguito della diffusione di una presunta intercettazione in cui il suo medico personale, Matteo Tutino, parlando con Crocetta gli avrebbe detto "Lucia Borsellino va fatta fuori come il padre". Una frase alla quale il presidente della Regione non avrebbe replicato, tacendo. Proprio ieri, Rita Borsellino, sorella del giudice ucciso da Cosa nostra, aveva inviato un sms a Crocetta in cui gli chiedeva di non partecipare alle commemorazioni.

Le frasi choc
Le intercettazioni, pubblicate da L'Espresso, sebbene siano state smentite dalla Procura di Palermo, hanno sollevato molto clamore nel Paese e da tante parti è giunta la richiesta di dimissioni di Crocetta, il quale ha ancora sul tavolo l'autosospensione, che però non avrebbe ancora firmato. Ad accogliere Mattarella dovrebbe essere invece il neo assessore regionale siciliano alla Salute Baldo Gucciardi.
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