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ITALIA

Avvio dei cantieri nel 2016

Tap, via libera al gasdotto. Il ministro Guidi: "Opera strategica". Ma in Puglia è polemica

Insorge il governatore Vendola. L'ok del Cdm nonostante il no ufficiale della Regione

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Il governo dà il via libera alla realizzazione del gasdotto Tap, nonostante l'opposizione della Regione Puglia. Il Trans Adriatic Pipeline collegherà infatti proprio il confine turco-greco alla Puglia, trasportando il gas azero in Italia e in Europa. Sarà lungo 871 chilometri e contribuirà all'apertura del cosiddetto "Corridoio Sud", collegando l'Azerbaijan con il vecchio continente, dopo aver attraversato per 510 chilometri la Grecia e per 151 l'Albania. L'approdo in Italia è previsto in provincia di Lecce, a San Foca lungo la marina di Melendugno. Ed è qui che sono iniziati i problemi, riportati alla ribalta dal governatore della Puglia, Nichi Vendola.

L'opposizione al progetto
I comuni del Salento e la Regione si sono sempre opposti all'opera temendone l'impatto ambientale e turistico. Tuttavia il governo ha deciso di andare dritto per la sua strada, approvando in via definitiva in Consiglio dei ministri il progetto della multinazionale svizzera e dando il via libera all'avvio dei cantieri, previsto per l'inizio del 2016. "E' il termine di una procedura complessa - ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi -. Il Tap è un'opera strategica per la politica di sicurezza e approvvigionamento energetico per l'Italia e per l'Ue".

Vendola promette battaglia
Fino a poche settimane fa Vendola, non a caso convocato a palazzo Chigi per prendere atto della decisione del Cdm, era tornato a giudicare "imprescindibili" la validazione "scientifica e ambientale da un lato" e la validazione "democratica dall'altro", insistendo sul parere negativo del ministero dei Beni culturali e della Via regionale e sulla "pesante campagna lobbistica che rivela la negazione di un processo di legittimazione democratica". Il governatore aveva minacciato, in caso di approvazione dell'approdo a Melendugno, di reagire "con tutti gli strumenti a disposizione".
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