POLITICA
"L'opera non si può bloccare"
Tav, Palazzo Chigi: mai richiesta una nuova analisi costi benefici
Il premier Giuseppe Conte "non ha aperto a nessuna ipotesi di mini-Tav né ha mai richiesto un ulteriore contributo all'analisi costi-benefici dell'opera". Pd: mozione di sfiducia contro il ministro Toninelli
contributo che è stato invece sollecitato dal Mit". Lo precisa una nota di palazzo Chigi in cui si smentiscono alcune "ricostruzioni apparse questa mattina su alcuni quotidiani".
Dunque il premier smentisce l'ipotesi di un nuovo progetto. Resta il fatto che sarà probabilmente comunque il premier a dover cercare la mediaazione tra le posizioni divergenti dei due alleati: “L’opera non si può bloccare: mi occuperò io della revisione”, aveva detto il presidente del Consiglio ai due vicepremier Di Maio e Salvini.
Ai redattori del primo documento, Marco Ponti e Francesco Ramella, sarebbe dunque stata commissionata un’integrazione di analisi per la realizzazione di quella che è già stata definita "mini Tav".
Secondo il colloquio pubblicato dal quotidiano La Stampa il premier avrebbe parlato del supplemento di analisi: "Ponti ha fatto un supplemento di integrazione, io ho semplicemente detto che se fosse necessario,una volta riuniti intorno al tavolo con i ministri competenti e con dossier e documenti alla mano, potremmo chiedere un supplemento di indagine. Se dovesse emergere chiederò agli esperti che hanno redatto quella relazione e, in piena trasparenza, condurremo questo percorso e comunicheremo il risultato". Ma questa ricostruzione è stata poi smentita da Palazzo Chigi.
Il premier spera con nuovi numeri alla mano di incontrare il presidente francese Emmanuel Macron e riallacciare un confronto sul tema. Ma l'obiettivo è anche salvare i 300 milioni di finanziamento dell’Unione europea.
Nel frattempo il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha assicurato che "entro la prossima settimana prenderemo una decisione" sulla Torino-Lione , "questo è certo". "Nei prossima giorni faremo un incontro con il premier Conte e i due vicepremier Di Maio e Salvini e chiariremo tutto. E nonostante i punti di partenza distanti arriveremo ad una decisione", ha sottolineato. Quanto a Telt il ministro ha detto che "è una società di diritto francese e nel diritto francese c'è la clausola di senza seguito".
Messa in sicurezza del territorio
In una lettera al quotidiano la Repubblica, Conte torna invece sul tema della messa in sicurezza del territorio, della lotta al dissesto idrogeologico e della prevenzione del nostro Paese: il Piano nazionale per la sicurezza del territorio, presentato due giorni fa, "'mette a sistema', riportando a unità, una miriade di norme, interventi e risorse che fino ad oggi risultavano sparse. Abbiamo voluto chiamarlo ProteggItalia, perché lo consideriamo una vera e propria 'terapia del nostro territorio' ", scrive il premier.
Mulè: non meritiamo questo spettacolo raccapricciante
"Sulla Tav un'analisi truffa non bastava, ora pare ci sia una versione bis. Pare sia "light", un po' come i formaggi. Diciamo "pare" perché, come per la "mamma", anche di questa analisi non c'è traccia in Parlamento ma, pare,sia solo nelle mani di Giuseppe Conte. Con buona pace del presidente della Camera Roberto Fico, preso bellamente in giro anche stavolta dopo aver inutilmente bacchettato il governo che distribuiva la prima analisi a mezzo mondo tranne che ai deputati. Insomma oggi va in scena nel teatrino del governo l'opera "Così è se vi pare": ognuno dà una propria interpretazione dei fatti che può non coincidere con quella degli altri. Con un solo tratto comune: sulla Tav il governo pensa di continuare a prendere per i fondelli gli italiani". Così in una nota il deputato di Forza Italia Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.
Pd: mozione di sfiducia contro Toninelli
"Presenteremo una mozione di sfiducia per Toninelli che ha bloccato i cantieri in tutta Italia, ha preso in giro gli italiani e per essere stato di fatto commissariato". Lo annuncia la capogruppo Pd in commissioneTrasporti della Camera Raffaella Paita. "Il 3 febbraio (1 mese fa) - sostiene Paita - Di Maio aveva definito la minitav una 'super cazzola'. Oggi apprendiamo che Conte sposa la linea minitav dettata dalla Lega. Un progetto che non esiste. Nulla di più assurdo e falso".
De Micheli: italiani pagano il prezzo dei rinvii del governo
"Il governo Conte sta facendo pagare agli italiani la strategia del rinvio su tutte le scelte cruciali per il Paese, come la realizzazione del Tav". Lo ha affermato Paola De Micheli, parlamentare del Pd, nel corso della trasmissione di Rai Tre Agorà. "Sul Tav, Lega e Movimento 5 Stelle non prenderanno nessuna decisione prima delle elezioni europee del 26 di maggio, continueranno a dividersi e a ridiscutere. Quando si apriranno le urne - aggiunge De Micheli - di fronte al risultato elettorale dei due partiti, forse qualcuno si metterà una mano sulla coscienza e farà una scelta su un'opera strategica di cui il nostro Paese ha bisogno. Basti pensare alle esigenze dell'export e al dato che circa il 30 per cento delle nostre merci si muove verso Ovest".
Il premier Giuseppe Conte "non ha aperto a nessuna ipotesi di mini-Tav né ha mai richiesto un ulteriore contributo all'analisi costi-benefici dell'opera,
Dunque il premier smentisce l'ipotesi di un nuovo progetto. Resta il fatto che sarà probabilmente comunque il premier a dover cercare la mediaazione tra le posizioni divergenti dei due alleati: “L’opera non si può bloccare: mi occuperò io della revisione”, aveva detto il presidente del Consiglio ai due vicepremier Di Maio e Salvini.
Ai redattori del primo documento, Marco Ponti e Francesco Ramella, sarebbe dunque stata commissionata un’integrazione di analisi per la realizzazione di quella che è già stata definita "mini Tav".
Secondo il colloquio pubblicato dal quotidiano La Stampa il premier avrebbe parlato del supplemento di analisi: "Ponti ha fatto un supplemento di integrazione, io ho semplicemente detto che se fosse necessario,una volta riuniti intorno al tavolo con i ministri competenti e con dossier e documenti alla mano, potremmo chiedere un supplemento di indagine. Se dovesse emergere chiederò agli esperti che hanno redatto quella relazione e, in piena trasparenza, condurremo questo percorso e comunicheremo il risultato". Ma questa ricostruzione è stata poi smentita da Palazzo Chigi.
Il premier spera con nuovi numeri alla mano di incontrare il presidente francese Emmanuel Macron e riallacciare un confronto sul tema. Ma l'obiettivo è anche salvare i 300 milioni di finanziamento dell’Unione europea.
Nel frattempo il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha assicurato che "entro la prossima settimana prenderemo una decisione" sulla Torino-Lione , "questo è certo". "Nei prossima giorni faremo un incontro con il premier Conte e i due vicepremier Di Maio e Salvini e chiariremo tutto. E nonostante i punti di partenza distanti arriveremo ad una decisione", ha sottolineato. Quanto a Telt il ministro ha detto che "è una società di diritto francese e nel diritto francese c'è la clausola di senza seguito".
Messa in sicurezza del territorio
In una lettera al quotidiano la Repubblica, Conte torna invece sul tema della messa in sicurezza del territorio, della lotta al dissesto idrogeologico e della prevenzione del nostro Paese: il Piano nazionale per la sicurezza del territorio, presentato due giorni fa, "'mette a sistema', riportando a unità, una miriade di norme, interventi e risorse che fino ad oggi risultavano sparse. Abbiamo voluto chiamarlo ProteggItalia, perché lo consideriamo una vera e propria 'terapia del nostro territorio' ", scrive il premier.
Mulè: non meritiamo questo spettacolo raccapricciante
"Sulla Tav un'analisi truffa non bastava, ora pare ci sia una versione bis. Pare sia "light", un po' come i formaggi. Diciamo "pare" perché, come per la "mamma", anche di questa analisi non c'è traccia in Parlamento ma, pare,sia solo nelle mani di Giuseppe Conte. Con buona pace del presidente della Camera Roberto Fico, preso bellamente in giro anche stavolta dopo aver inutilmente bacchettato il governo che distribuiva la prima analisi a mezzo mondo tranne che ai deputati. Insomma oggi va in scena nel teatrino del governo l'opera "Così è se vi pare": ognuno dà una propria interpretazione dei fatti che può non coincidere con quella degli altri. Con un solo tratto comune: sulla Tav il governo pensa di continuare a prendere per i fondelli gli italiani". Così in una nota il deputato di Forza Italia Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.
Pd: mozione di sfiducia contro Toninelli
"Presenteremo una mozione di sfiducia per Toninelli che ha bloccato i cantieri in tutta Italia, ha preso in giro gli italiani e per essere stato di fatto commissariato". Lo annuncia la capogruppo Pd in commissioneTrasporti della Camera Raffaella Paita. "Il 3 febbraio (1 mese fa) - sostiene Paita - Di Maio aveva definito la minitav una 'super cazzola'. Oggi apprendiamo che Conte sposa la linea minitav dettata dalla Lega. Un progetto che non esiste. Nulla di più assurdo e falso".
De Micheli: italiani pagano il prezzo dei rinvii del governo
"Il governo Conte sta facendo pagare agli italiani la strategia del rinvio su tutte le scelte cruciali per il Paese, come la realizzazione del Tav". Lo ha affermato Paola De Micheli, parlamentare del Pd, nel corso della trasmissione di Rai Tre Agorà. "Sul Tav, Lega e Movimento 5 Stelle non prenderanno nessuna decisione prima delle elezioni europee del 26 di maggio, continueranno a dividersi e a ridiscutere. Quando si apriranno le urne - aggiunge De Micheli - di fronte al risultato elettorale dei due partiti, forse qualcuno si metterà una mano sulla coscienza e farà una scelta su un'opera strategica di cui il nostro Paese ha bisogno. Basti pensare alle esigenze dell'export e al dato che circa il 30 per cento delle nostre merci si muove verso Ovest".